19 Novembre 2023
Giulia Cecchettin, fonte: Facebook @Mapi
Giulia Cecchettin è stata uccisa con più di 20 coltellate. È quanto si evince dall'ispezione cadaverica esterna svolta dal medico legale Antonello Cirnelli. Il collo e la testa della vittima presentavano diverse ferite da arma di taglio e prima di morire Giulia ha cercato di difendersi. Ferite da difesa anche sulle mani sulle braccia. La giovane al momento del ritrovamento presentava un'evidente frattura alla testa con un'abbondante fuoriuscita di sangue. Il corpo è stato ritrovato a 50 metri dal ciglio della strada vicino al lago di Barcis, lì dove Turetta lo ha lanciato alle 3 di notte di domenica 12 novembre. Il 22enne è stato nel frattempo arrestato in Germania, vicino Lipsia, in Sassonia. Si trovava ancora a bordo della sua auto.
Giulia Cecchettin uccisa a coltellate e poi lanciata da un dirupo alto 50 metri. È questa la triste fine che ha fatto la giovane di Vigonovo, scomparsa lo scorso sabato 11 novembre assieme all'ex fidanzato Filippo Turetta. Una settimana di ricerche conclusasi ieri con il ritrovamento del corpo in un canalone. Era in un cavità delle rocce avvolta con dei sacchi neri, che forse servivano a coprire il colore acceso del suo maglioncino. È lì che Turetta l'ha lanciata dopo averla uccisa. La giovane era già morta nel momento dell'aggressione a Fossò.
Coltellate mortali sul collo e alla testa, unite all'aggressione a mani nude della notte dell'11 novembre. Giulia è stata trovata ieri mattina attorno alle 11:30 da un cane dell’unità cinofila di supporto alla Protezione civile. Una zona impervia, tanto che persino l'animale ha fatto fatica a risalire. "Jagger (il cane, ndr) quando siamo arrivati vicino a quell’anfratto ha iniziato a comportarsi in modo insolito. Quando mi sono avvicinato a lui ho visto i sacchi neri e li ho sollevati. C’erano i vestiti macchiati di sangue, c’era lei. Ho pensato: "eccola". Così Antonio Scarongella, uno dei soccorritori.
Filippo Turetta è stato arrestato nella notte tra sabato e domenica in Germania, vicino Lipsia, in Sassonia. Una fuga durata una settimana ma finalmente giunta al termine, dopo che su di lui era stato emesso un mandato di cattura europeo. Le ultime novità in merito al ragazzo sono rappresentate da delle ricerche sul web di kit di sopravvivenza insieme ad itinerari estremi nel versante Tirolese meridionale dell'Austria. Su questo si sta ragionando anche per capire se si possa ipotizzare la premeditazione dell'omicidio.
In mano ai carabinieri di Venezia c'è poi un video ripreso da una telecamera di sorveglianza di una stazione di servizio a Cortina. Qui Filippo fa rifornimento alla sua auto e poi paga in contanti alla cassa automatica. Quando il titolare dell'impianto ha aperto la cassa per ritirare i soldi, si è accorto che 20 euro erano macchiati di sangue. Sia le immagini che la banconota sono state acquisite dalla polizia e dai carabinieri di Belluno. Anche qui partiranno gli accertamenti per stabilire se quel sangue possa appartenere a Giulia.
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