02 Novembre 2023
Aboubakar Soumahoro, Liliane Murekatete; Fonte: Imagoeconomica
Aumentano le indiscrezioni intorno al caso Soumahoro, dopo la scoperta che la Karibu, onlus gestita dalla moglie e dalla suocera del deputato, avrebbe tra il 2017 ed il 2022 ricevuto un totale di 25 milioni di euro di fondi pubblici, parte dei quali spesi per scopi privati. Non solo, nel fascicolo d'indagine del processo contro Liliane Murekatete (moglie dell'onorevole) e Marie Therese Mukamitsindo (suocera) si parla anche di 3,6 milioni di euro prelevati, in contanti, tra il 2013 ed il 2022. "Dall'esame delle scritture contabili emerge con chiarezza che solo una parte delle somme prelevate in contanti venivano effettivamente usate per spese attinenti la gestione della cooperativa", si legge nelle 188 pagine della relazione del commissario liquidatore, nelle quali si parla anche di "operazioni distrattive" per un valore pari ad almeno 7,5 milioni di euro.
Le indagini ai danni di quella che ormai per molti online è nota come "lady Soumahoro" e della madre, direttrici della coop per l'accoglienza migranti Karibu, erano iniziate nel 2015. Otto anni dopo, lo scorso maggio, la Prefettura di Latina ha infine disposto la liquidazione della coop, mentre per le due donne erano scattate le denunce di malversazione di fondi e truffa. Il 31 ottobre, quindi, le manette.
Si attende ora il 3 novembre per la prima udienza davanti al gip, ma non mancano di arrivare già alle orecchie del pubblico le prime indiscrezioni attorno all'ormai famigerato "caso Soumahoro". Si scopre infatti che la Karibu dal 2017 al 2022 (quando le indagini della Guardia di Finanza erano già in corso) avrebbe ricevuto da parte della Prefettura di Latina, del comune di Roma, della regione Lazio e dei comuni pontini 25 milioni e mezzo di euro per gestire l'accoglienza dei migranti nell'area.
Fondi pubblici, parte dei quali tuttavia sarebbe stata utilizzata per scopi personali e bonifici all'estero. Molte le spese di lusso, si parla ad esempio di 1260 euro spesi in un negozio di abbigliamento femminile e di una stanza in hotel da 2140 euro la notte di capodanno 2018, ma quello che salta particolarmente all'occhio è la teoria degli inquirenti secondo cui i presunti illeciti siano continuati anche dopo il maggio del 2023. Dopo, cioè, la liquidazione di Karibu su ordine della Prefettura .
Si legge negli atti: "Nonostante il tempo trascorso (da maggio 2023) appare corretto ritenere altamente probabile che gli indagati stiano proseguendo nella loro attività illecita mediante soggetti interposti". A spiegare l'ipotesi: "Da una parte gli illeciti sono tutt'altro che occasionali, dall'altra gli indagati non hanno mai svolto attività diversa da quella presupposta dalle condotte delinquenziali".
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