17 Ottobre 2023
Massimo Giletti (fonte foto LaPresse)
Non si conclude l'epopea delle indiscrezioni attorno alla chiusura de Non è l'Arena, il programma condotto da Massimo Giletti su La7, frettolosamente cancellato alcuni mesi fa nonostante gli ottimi numeri in termini di share. Dopo l'apparente "passaggio in cavalleria" dell'affaire Non è l'Arena, e dopo l'annuncio di un nuovo programma in Rai per il conduttore Giletti, una nuova indiscrezione riaccende i fari sulle passate decisioni di La7.
All'epoca della cancellazione del programma, si vociferava che Giletti stesse preparando un'inchiesta su dell'Utri e Berlusconi e sui presunti legami dei due con le stragi di mafia dei primi anni '90. Giletti, riporta il Fatto Quotidiano, avrebbe confermato che un servizio del genere fosse in preparazione. Non sono in pochi a ritenere una certa concomitanza tra questa informazione e la decisione della rete di cancellare il suo programma.
Non solo, il conduttore sarebbe stato per quattro mesi intercettato quale persona offesa in merito al procedimento per calunnia mosso a Salvatore Baiardo dopo l'annuncio dell'esistenza di una presunta foto ritraente l'ex premier con il generale Delfino ed il mafioso Graviano. Lo stesso Baiardo, tuttavia, aveva in seguito negato l'esistenza di quella presunta foto.
Due giorni dopo la chiusura del programma, dunque, una telefonata del generale dei Carabinieri Domenico Balsamo, oggi in pensione: "Massimo, purtroppo come tu sai, sono stati attaccati personaggi importanti, tra virgolette, della politica, che hanno fatto addirittura parte di governi e ovviamente nessuno ha piacere di queste cose".
Ulteriori indiscrezioni, ulteriori commenti. Parlando con Santoro Giletti afferma: "Io ho iniziato ad avere problemi con il presidente (Cairo, ndr) perché in quella roba si parlava anche di Berlusconi, Graviano, in quella lunga intervista (con Baiardo, ndr). Quando lui (Baiardo, ndr) dice 'ho parlato con Paolo Berlusconi', lì succede il casino".
Meno di un'ora dopo, un altro commento, ancora più esplicito. Il conduttore lo scrive in un sms a Cacciari: "Professore, mi hanno censurato. Imbavagliato. Stavo per toccare Dell’Utri con nuove intercettazioni e Berlusconi".
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