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Migranti, criminali ne gestiscono il traffico con annunci web, ma l'Ue pensa a combattere le "fake news" con incompetenti fact-checker

Di fronte alla totale immobilità dei governi italiani e della UE l’impressione è che non ci sia una reale intenzione di fermare l’importazione di immigrati, preziosa manodopera a bassissimo costo, che è funzionale alla retorica dei partiti di destra e di sinistra, della chiesa, delle forze sociali e dei media

07 Ottobre 2023

Migranti, criminali ne gestiscono il traffico con annunci web, ma l'Ue pensa a combattere le "fake news" con incompetenti fact-checker

Fonte: imagoeconomica

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha recentemente comunicato i dati relativi agli sbarchi di migranti a Lampedusa: 68 mila negli ultimi tre mesi. 

È un record che mette a nudo il cortocircuito tra le promesse elettorali del governo, in particolare di Giorgia Meloni (“il blocco navale”), e la realtà dei fatti. 

Di fronte a questi numeri la ricerca di un capo espiatorio, i fantomatici piani d’intervento, i memorandum d’intesa e le visite lampo del presidente del consiglio in compagnia della signora von der Leyen valgono davvero poco. Sono piccole trovate, oltretutto reiterate nel tempo, azioni di copertura di imbonitori da gioiosa fiera di paese, assolutamente inadeguate e inconsistenti. 

Ci si scandalizza, o si finge di scandalizzarsi, per i finanziamenti del governo tedesco alle navi delle Ong che stazionano in acque internazionali in attesa delle imbarcazioni provenienti da Libia e Tunisia per salvare i migranti e scaricarli sulle coste italiane. Sono pratiche ben note a chi ha cercato di capire i meccanismi che consentono il funzionamento del sistema di migrazione clandestina di massa.

Come è altrettanto ben noto il sostegno finanziario di Open Society dello spietato oligarca travestito da filantropo che si fa chiamare George Soros alle Ong che pattugliano con le loro navi quella fetta di mare sospesa tra il nord Africa e la Sicilia. 

L’aspetto più sorprendente è quello dell’assoluto immobilismo dei governi italiani, di qualsiasi aggregazione politica, e dell’Unione Europea nei confronti dei trafficanti

Per esempio basta banalmente utilizzare il web e cercare sui principali motori di ricerca le modalità con cui arrivare in Italia clandestinamente, ovviamente impostando la ricerca in lingua araba, per trovare le tracce delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di migranti. Ci si imbatte infatti in centinaia di indirizzi, con indicazione di numeri di telefono da contattare, con la descrizione dettagliata di modalità e tariffe (i bambini fino a sei anni non pagano). 

Viene perfino mostrato da dove partono le imbarcazioni e viene spiegato dove e come contattare le Ong per attivare i soccorsi.

Fa specie che l’Unione europea, così solerte nel rimuovere le notizie che vengono classificate come fake news da un manipolo di improvvisati e incompetenti fact-checker, assista impotente e resti paralizzata di fronte all’attività di comunicazione e di promozione sul web dei trafficanti di migranti. Non risulta infatti che qualcuno tra le autorità italiane ed europee si sia mai attivato per bloccare le pagine e i canali web dei trafficanti. Si preferiscono le passerelle e i proclami a effetto, magari direttamente a Lampedusa, in Libia, in Tunisia. Si preferiscono le intese, sempre più vaghe, cavillose e fumose, da promuovere a reti e testate unificate per tamponare la falla della credibilità dei governi.

Di fronte alla totale immobilità dei governi italiani e della UE l’impressione è che non ci sia una reale intenzione di fermare l’importazione di immigrati, preziosa manodopera a bassissimo costo, che è funzionale alla retorica dei partiti di destra e di sinistra, della chiesa, delle forze sociali e dei media.

La falsa contrapposizione politica è finalizzata a celare gli obiettivi del grande capitale, a partire dal mantenimento di salari bassissimi e di una progressiva riduzione dei diritti sociali. Lo sbarco e il collocamento sul territorio italiano ed europeo di masse di disperati è inoltre funzionale a uno dei principali obiettivi da sempre cari a chi gestisce il potere, quello di promuovere il livello dello scontro tra poveri, aumentando l’intensità del conflitto orizzontale per evitare che si sviluppi un vero conflitto verticale e che le masse chiedano finalmente conto alle élite della spoliazione progressiva con cui viene depredata e spolpata la società.

Di Marco Pozzi.

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