04 Ottobre 2023
La squadra mobile ha arrestato la truffatrice
La squadra mobile della questura di Genova ha arrestato una donna di 25 anni che nei giorni scorsi ha truffato una anziana nel quartiere di Albaro, nel levante cittadino: dopo che un complice aveva contattato la vittima con la scusa che il figlio aveva avuto un incidente stradale si era fatta consegnare soldi e gioielli. La donna è stata fermata proprio all'uscita dal palazzo della pensionata con addosso i preziosi e il contante appena presi. L'arresto è scattato dopo l'intensificazione dei controlli della polizia dovuta all'escalation di colpi da parte dei truffatori con la tecnica del parente arrestato dopo un incidente stradale o gravemente malato.
Gli inquirenti avevano notato una venticinquenne aggirarsi in corso Italia, che continuava a guardarsi attorno e suonare insistentemente al citofono di uno stabile. Qualche minuto dopo la ragazza, che era riuscita a introdursi nell'edificio, è uscita dal portone mantenendo lo stesso atteggiamento guardingo. I poliziotti l'hanno fermata e, dopo i dovuti accertamenti nel condominio, hanno constatato che era appena stata derubata una donna. La perquisizione della venticinquenne, che corrispondeva esattamente alla descrizione fornita dalla signora, ha consentito di recuperare l'intera refurtiva costituita da gioielli per un valore di svariate migliaia di euro.
Sono state almeno una decina le truffe messe a segno tra i quartieri di Castelletto, Oregina e Foce ai danni di ultraottantenni, soprattutto donne. La squadra mobile era al lavoro per cercare di identificare i responsabili dei colpi e stava seguendo la pista di una banda che arriva da fuori Genova per raggirare gli anziani. Dai racconti delle vittime l’unica cosa che era stato possibile accertare era che la gang era composta da almeno due persone: un ragazzo e una ragazza, poco più che ventenni. Il trucco è sempre lo stesso: figli o nipoti in difficoltà costretti a pagare per non finire in cella oppure colpiti da una malattia improvvisa che, se trascurata, può diventare irreparabile. Messi alle strette, nonni e genitori non ci pensano un attimo e prendono accordi per pagare la presunta parcella. Senza sapere che stanno per perdere i loro risparmi.
L’ultima truffa prima di quella in corso Italia era avvenuta proprio con queste modalità, in salita della Crosetta, a Castelletto. Vittima una donna di 97 anni. La signora aveva ricevuto la telefonata di un uomo che le comunicava il ricovero del figlio in ospedale per un malore improvviso . «Per le cure servono dei soldi che lui in questo momento non ha», l’aveva terrorizzata lo sconosciuto. Così la quasi centenaria gli aveva rivelato di avere in casa 1100 euro e, se non fossero bastati, poteva consegnare alcuni gioielli. L’uomo aveva accettato, spiegando che avrebbe inviato una persona di fiducia a ritirare il tesoretto a domicilio. Una ragazza. E così era stato. La pensionata si era accorta di esser caduta in un tranello solo quando il figlio era passato a trovarla, come ogni giorno. Gli agenti delle volanti avevano raccolto la denuncia e dalla vittima si erano fatti descrivere la giovane. E, constatata la netta somiglianza con la protagonista di altri raggiri consumati nella zona negli ultimi giorni, avevano passato l’indagine alla squadra mobile. Gli uomini coordinati dal primo dirigente Gianfranco Minissale, oltre alla ragazza, stanno cercando anche un suo coetaneo, segnalato in altra occasioni. Gli inquirenti però sono convinti che della banda facciano parte almeno altre due persone. L’indagine continua.
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