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Cimiteri auto elettriche in Cina, il paradosso del Green: "200mila tonnellate di batterie a litio tossiche smaltite nell'ambiente"

Secondo i report più recenti, ben 8 batterie su 10 finiscono in traffici illegali di materiali o vengono addirittura rimesse in commercio senza rispettare gli standard ambientali

05 Settembre 2023

Auto elettriche

I video che mostrano cimiteri di auto elettriche in Cina hanno recentemente catturato l'attenzione di tutto il mondo. È importante chiarire che queste immagini sono autentiche: in Cina orientale, esistono siti in cui sono accatastate centinaia di auto elettriche abbandonate. Il numero di veicoli è inferiore a quanto riportato da alcune fonti; non si tratta di decine di migliaia, ma la loro presenza è comunque significativa. Questi cimiteri di elettriche rappresentano un segnale evidente della crisi che sta attraversando l'intero settore, che è anche il risultato di un allarmismo ambientale che va avanti da anni.

Cimiteri auto elettriche in Cina, il paradosso del Green: "200mila tonnellate di batterie a litio tossiche smaltite nell'ambiente"

Bloomberg TV ha intrapreso un'indagine per svelare il mistero di questi cimiteri di auto elettriche. Utilizzando immagini satellitari e droni, è emerso che questi siti non sono casi isolati. Già nel 2019, erano stati avvistati in numerose città cinesi. La maggior parte di queste auto ha almeno 5 o 6 anni e mostra segni evidenti di usura, anche negli interni. Si tratta di auto elettriche usate, ciascuna delle quali potrebbe essere stata utilizzata da milioni di cittadini e turisti nelle grandi città cinesi.

Ciò che queste auto abbandonate testimoniano è la bolla che ha colpito il settore del car sharing delle auto elettriche, particolarmente intorno al 2016. In quel periodo, il successo dei servizi di biciclette elettriche condivise aveva spinto molte aziende a mettere in circolazione flotte di veicoli alimentati a batteria. Tuttavia, come è accaduto anche negli Stati Uniti, le compagnie di car sharing elettrico hanno incontrato gravi difficoltà economiche.

Nel corso degli ultimi dieci anni, sono state create migliaia di società di ride-sharing, sfruttando i generosi incentivi statali, che sono stati però tagliati nel 2019.

Nuovi fattori alla base del declino

Nel caso delle auto, la fine degli incentivi statali, insieme ad altri fattori come la mancanza di parcheggi gratuiti e l'arrivo di nuove generazioni di auto elettriche più avanzate, ha reso obsoleti i modelli precedenti. Questo ha portato alla bancarotta di numerose nuove imprese di car sharing elettrico. La scomparsa degli incentivi statali ha giocato un ruolo cruciale, insieme all'evoluzione tecnologica delle auto elettriche, nell'accelerare il declino di un settore che un tempo sembrava destinato a crescere in modo esponenziale.

Tuttavia, non possiamo trascurare l'aspetto ambientale di questa situazione, che coinvolge il problema dello smaltimento delle migliaia di piccole auto elettriche abbandonate. Bloomberg TV ha giustamente descritto queste auto come "una rappresentazione sorprendente degli eccessi e degli sprechi che possono verificarsi quando i capitali si riversano in un settore in forte espansione". Potrebbero anche essere considerate uno strano monumento al rapido progresso del trasporto elettrico negli ultimi anni.

La questione del riciclo e delle politiche internazionali

Le nuove politiche internazionali non rassicurano i consumatori sullo smaltimento delle batterie e i danni che potrebbero provocare all'ambiente. In Cina, si corre i rischi sono ancora più alti. Nel 2018, sono state sequestrate 300 tonnellate di piombo da una fonderia di piombo del Liaoning dove gli operai hanno rovesciato 50 tonnellate di acido solforico direttamente nel terreno. Il mercato nero sta prendendo il sopravvento senza controlli mirati, e i materiali tossici non vengono smaltiti correttamente. Secondo i report più recenti, ben 8 batterie su 10 finiscono in traffici illegali di materiali o vengono addirittura rimesse in commercio senza rispettare gli standard ambientali.

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