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Omicidio Saman Abbas, sì del Pakistan all’estradizione del padre: "Strangolò la figlia, la madre occultò 'solo' il cadavere"

Il processo per gli imputati dell'omicidio di Saman Abbas riprenderà l'8 settembre dopo la pausa estiva, quando il padre sarà appunto in Italia

29 Agosto 2023

Il governo pakistano ha ufficialmente deciso di estradare Shabbar Abbas, il padre di Saman, la giovane vittima di un brutale omicidio nel 2021, alle autorità italiane. Questo passo importante è stato confermato dal legale di Shabbar Abbas, Mahmood Akhtar, il quale ha riferito che l'avviso di estradizione è stato emesso il giorno stesso. L'autorità giudiziaria aveva già espresso un parere favorevole a luglio riguardo all'estradizione dell'uomo.

Omicidio Saman Abbas, governo Pakistan: "Sì all'estradizione del padre, no alla madre. E' solo una casalinga"

L'udienza si è svolta in mattinata del 4 luglio in Pakistan, dove il giudice ha respinto la richiesta di rilascio su cauzione avanzata dall'avvocato Akhtar Mahmood, rappresentante legale del padre dell'adolescente. L'ultima tappa dell'appello contro l'estradizione è prevista presso l'Alta Corte di Islamabad.

Il processo per gli imputati dell'omicidio di Saman Abbas riprenderà l'8 settembre dopo la pausa estiva. L'obiettivo principale del sistema giudiziario italiano è portare in tribunale anche il padre della vittima, il quale è rimasto in Pakistan dall'arresto.

I fatti

Il cadavere di Saman Abbas fu ritrovato all'interno di un capannone abbandonato, sepolto a tre metri di profondità sotto detriti e macerie, a breve distanza dalla residenza della sua famiglia.

Subito dopo la scomparsa della giovane, i genitori volarono in Pakistan, mentre lo zio e i cugini tentarono di fuggire attraverso l'Europa insieme al fratello minore di Saman, ma furono successivamente catturati e arrestati in un'area Schengen, per poi essere estradati in Italia. Qui si scoprì che il fratello della vittima aveva accusato Danish Hasnain dell'omicidio.

La chiamata del padre: "L'ho uccisa per il mio onore"

Gli imputati affrontano prove significative, come registrazioni di telecamere di sorveglianza e intercettazioni telefoniche, in cui Shabbar Abbas dichiara: "L'ho uccisa io, l'ho fatto per il mio onore". L'omicidio d'onore è stato reso un reato anche in Pakistan solo negli ultimi anni, ma la recente legge è ancora affrontata con una certa apatia dall'opinione pubblica pakistana.

L'estradizione di Shabbar Abbas è il risultato di una collaborazione bilaterale tra i governi italiano e pakistano. Tuttavia, resta incerta la possibilità che il Pakistan estradi anche Nazia Shaheen, la madre casalinga degli imputati, a causa delle sfide culturali e legali che ne derivano. Per il governo, essendo la madre una casalinga, l'estradizione potrebbe saltare a causa delle leggi e i costumi del Paese.

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