16 Agosto 2023
foto Opera Carlo Felice Genova @facebook
È morta nella notte, all’improvviso, nella sua casa di New York, Renata Scotto, uno dei soprani più famosi al mondo e leggenda della lirica. La donna che pare non soffrisse di alcuna patologia, si è addormentata ieri e non si è più risvegliata, l’ipotesi è che abbia accusato un malore improvviso nel sonno.
Nata Savona nel 1934, ha scalato il successo a 19 anni con il suo primo debutto alla Scala con La Wally e al Teatro Gabriello Chiabrera della sua città, come Violetta ne La traviata.
Quello fu l’inizio di una carriera italiana e estera che l’hanno resa una delle voci leggendarie della musica lirica mondiale.
Ha cantato con Maria Callas e Rosanna Carteri nella tournée Scaligera in Inghilterra nel 1957, il suo era un repertorio vastissimo al quale ha affiancato negli anni anche la regia d’opera e l’insegnamento nell’accademia Operistica Renata Scotto da lei fondata a Savona.
Nel 1965 è impegnata alla Madama Butterfly al Metropolitan di New York e alla Royal Opera House di Londra con La traviata. Nel 1976 canta Zaira di Bellini al Teatro Bellini di Catania nella prima ripresa del secolo, di cui esiste una registrazione. Nel 1977 interpreta Mimì nella Bohème al Metropolitan accanto a Luciano Pavarotti.
Nel 1986 debutta come regista d’opera: al Metropolitan nel 1986 firma Madama Butterfly, nel 1995 per New York City Opera assicura la regia – anche televisiva – di una Traviata con cui conquista l’Emmy Award per il miglior evento televisivo dal vivo. Nel 1993 al Festival Belliniano di Catania affronta Il pirata, di fronte agli occhi, alle orecchie stupite e meravigliate di Lucia Aliberti, Marcello Giordani, Paolo Coni. E a Savona è ritornata, nel corso degli ultimi anni, grazie all’accogliente complicità di Giovanni Di Stefano, che la rende protagonista di una sorta di grande laboratorio: firma le regie di Madama Butterfly e della Bohème, di Tosca e, appena l’estate scorsa, La Voix humaine.
“Ho il cuore a pezzi” ha scritto sui social Placido Domingo definendola “una dei più grandi cantanti lirici di tutti i tempi, una insegnante dedicata ai giovani cantanti e per me, personalmente, una dei partner più assidui sul palco con più di cento rappresentazioni insieme ma soprattutto una carissima amica”.
A renderle onore con un messaggio anche il teatro del Maggio che ha scritto sui social: “Ha legato il suo nome e la sua arte, alla musica lirica in tutto il mondo e ha illuminato con la sua voce anche il nostro palcoscenico fiorentino in moltissime occasioni. Una musicista cui il Teatro alla Scala, insieme a tutto il mondo dell'opera, è legato da un immenso debito di gratitudine. Una tecnica vocale esemplare - hanno sottolineato dal Piermarini - ma soprattutto un'intelligenza del testo poetico e musicale con pochi confronti e una sensibilità drammatica sempre dominata da gusto infallibile hanno permesso al soprano ligure di interpretare alla Scala e nel mondo una varietà di parti, da Bellini a Donizetti fino a Verdi lasciando in ciascuno il segno di una personalità inconfondibile”.
A dare notizia della morte di Renata Scotto, è stato Marco Russo, sindaco di Savona, sua città natale: "E' morta una cantante unica, una grande musicista, una grande artista, una grande donna. Una grande savonese. Colta, raffinata, generosa, semplice. Lei, che ha toccato il vertice dell'arte mondiale, aveva la semplicità dei grandi, e ogni volta che la si incontrava, sembrava lei ad essere felice di parlare con l'altro. Ci mancherà in tutto, il suo amore per la musica era contagioso e sapeva, con un solo gesto, con un solo sguardo, con poche parole, trasmettere sia la tensione verso la perfezione, che lei conosceva, sia la semplicità accessibile della musica per chiunque. Ci mancherà in tutto. Ci mancherà il suo saluto gioioso e affettuoso. Savona le sarà sempre grata e resterà un esempio per tutti noi e un riferimento costante per la nostra città".
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