09 Agosto 2023
BMW S3 Coupè, fonte: Wikipedia
Per il fisco risultava in difficoltà economica, abitava in una casa popolare e percepiva il reddito di cittadinanza, pagando un canone d'affitto inferiore ai 100 euro al mese: il problema è che la persona in questione, una donna di Treviso, era tutt'altro che in una situazione di indigenza economica, ma viaggiava tranquillamente su un'auto di lusso, per la precisione una BMW S3 Coupé. Alla fine però la Guardia di Finanza l'ha scoperta, e successivamente denunciata.
L'intestataria abusiva del reddito è stata segnalata alla Procura di Treviso per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, avendo presentato una dichiarazione sostitutiva unica nella quale non era indicata la proprietà, da parte del convivente, della costosa autovettura. Le indagini dei pm hanno permesso di verificare che il veicolo era stato acquistato nel gennaio 2022, con un bonifico disposto da un conto corrente bancario intestato proprio alla donna. Inoltre, considerato che la stessa, alla data di acquisto della BMW, percepiva il reddito di cittadinanza e che l'importo versato per acquistare la potente autovettura superava nettamente i limiti di patrimonio di cui può essere possessore il nucleo familiare del percettore, è scattata anche la segnalazione per il reato di indebita percezione. Il Tribunale di Treviso ha infatti condannato la donna a 9 mesi di reclusione, pur con pena sospesa, ed anche al pagamento di 20.250 euro di multa, mentre l'Inps della città veneta ha subito revocato l'erogazione del reddito alla colpevole, imponendole anche la restituzione delle somme percepite indebitamente.
La stessa autovettura è stata al centro della cronaca per un'altra e ben più grave vicenda, avvenuta nel marzo 2022, quando fu responsabile del tragico incidente avvenuto a Preganziol, in zona Terraglio, costato la vita a due donne a bordo di un'utilitaria, evento per il quale il convivente della donna ha recentemente patteggiato la pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio stradale.
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