01 Agosto 2023
foto Fabio Cenerini @facebook
Da ieri il cimitero di Ventimiglia è presidiato dalla vigilanza armata che assicurerà l’ingresso nel luogo sacro solo a residenti e persone autorizzate. La decisione adottata dal sindaco leghista Flavio Di Muro, arriva in seguito a diverse segnalazioni circa la presenza di immigrati che utilizzavano il cimitero del quartiere Roverino come se fosse un hotel.
Gli extracomunitari infatti, utilizzavano i bagni pubblici per fare la doccia e il bucato, si accampavano sotto gli alberi per consumare i pasti e dormivano nella camera mortuaria: una situazione che ha indignato i residenti e i parenti dei defunti per le scene di degrado che si presentavano ai loro occhi.
Da qui la decisione di assumere la vigilanza armata, affidando l’incarico ad una società privata che già questa mattina è intervenuta per allontanare diversi immigrati che volevano introdursi nell’area.
“Abbiamo affidato a una società di comprovata capacità il servizio di vigilanza all'interno del cimitero, per impedire che lo stesso venga utilizzato per attività non idonee. Questo è un luogo sacro, destinato alla preghiera e al ricordo dei defunti, non un posto dove poter bivaccare, orinare, spostare o distruggere i beni comunali – ha detto il sindaco Flavio Di Muro - Questa non è una casbah, neppure un centro sociale. La gente ha il diritto di venire con tranquillità a pregare i propri cari”.
Diversi di loro sono stati già allontanati e la notizia è stata commentata dal primo cittadino sui social network: “Finalmente il cimitero torna ad essere un luogo di preghiera. Nella giornata di ieri la vigilanza armata è intervenuta nei confronti di sparuti gruppi di migranti che hanno tentato di usufruire dei servizi igienici in modo improprio. Per questa Amministrazione il mantenimento dell'ordine pubblico all'interno di un luogo sacro e di riposo dei nostri cari viene prima di qualsiasi cosa”.
Ventimiglia è da anni che fa i conti con l’immigrazione clandestina, fenomeno particolarmente diffuso nel territorio e che è costantemente al centro della polemica. A quanto pare, i migranti hanno iniziato a bivaccare per strada e nel cimitero in seguito alla chiusura, 3 anni fa, del centro di transito. Molti dei migranti in cammino, infatti, si fermano a Ventimiglia e sostano in zona.
La decisione del sindaco, tuttavia, è stata ritenuta dalle opposizioni “estremista” e “discriminatoria”, ma il primo cittadino ha respinto immediatamente le accuse parlando di decoro e rispetto: “Siamo stati costretti – dice Di Muro - a creare questa nuova forma di vigilanza per tutelare questo luogo sacro che deve tornare ad essere sacro. Qui dentro si entra per pregare i propri defunti e non per fare altro. Non mi pare di fare una cosa estremista ma semplicemente un gesto di buon senso per riportare sicurezza e decoro che i ventimigliesi attendevano da tempo”.
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