31 Luglio 2023
Fonte pixabay
Ecoansia. Ha tutte l'aria di essere la nuova categoria della neolingua che ci accompagnerà per i prossimi mesi se non anni. L'ha resa celebre nei giorni scorsi una ragazza che si è messa a piangere al cospetto del ministro Pichetto Fratin, il quale a sua volta si è commosso al cospetto della ragazza che piangeva dicendosi vittima di ecoansia. Una scena surreale, che fotografa perfettamente i tempi assurdi, e più precisamente tragici ma non seri, che stiamo nostro malgrado vivendo. I giovani avrebbero tutte le buone ragioni per protestare contro l'ordine neoliberale che precarizza il loro lavoro e le loro esistenze, e invece accettano tutto con rassegnazione depressiva quando non con ebete euforia. Ciò che li preoccupa è l'ecoansia, grazie all'ordine del discorso martellante che continua a spostare l'attenzione su emergenze funzionali all'ordine neoliberale. D'altro canto, come ci ricorda Platone, la situazione ideale per chi comanda è che i prigionieri della caliginosa caverna, anziché insorgere, amino le proprie catene e siano disposti a battersi unicamente in loro difesa.
Di Diego Fusaro.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia