25 Luglio 2023
foto @imagoeconomica
Il verdetto del tribunale dei ministri riguardante l'inchiesta Covid è stato reso noto, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, insieme all'ex assessore al Welfare, Giulio Gallera, non affronteranno un processo per epidemia e omicidio colposo, insieme all'ex premier Giuseppe Conte e l'ex ministro della salute Roberto Speranza. Il tribunale dei ministri, che si occupa delle presunte infrazioni commesse dalle più alte cariche dello Stato durante l'esercizio dei loro compiti, ha ufficialmente archiviato i loro casi, oltre a quelli di 11 funzionari del ministero romano. La decisione è stata presa seguendo il parere della Procura di Brescia e rispettando le decisioni prese durante l'inchiesta condotta dalla Procura di Bergamo riguardante la mancata istituzione della zona rossa all'inizio della gestione della pandemia.
Sebbene l'inchiesta Covid sia stata archiviata per Fontana e Gallera, ci sono ancora altri procedimenti in corso relativi a rifiuto di atti d'ufficio, che seguiranno il normale processo della Giustizia ordinaria. Il tribunale dei ministri ha affermato che mancano prove a sostegno dell'accusa secondo cui le 57 persone decedute a causa dell'assenza della zona rossa nella Val Seriana potrebbero essere annoverate tra i 4.148 decessi in eccesso, che non si sarebbero verificati se fosse stata attuata la zona rossa. Il provvedimento di archiviazione ha riconosciuto la Lombardia come responsabile per il fatto che aveva suscitato molte discussioni riguardo alla decisione di istituire o meno una zona rossa nella Bergamasca. La Lombardia aveva predisposto tutto per l'attuazione delle restrizioni, ma l'ordine da parte dello Stato non era mai arrivato. La disputa riguardava chi dovesse agire, se la Regione o lo Stato. Il tribunale dei ministri ha chiarito che "la situazione epidemiologica del periodo in questione per il Presidente Fontana non era limitata solo alla Regione Lombardia, quindi la competenza per adottare tali misure spettava principalmente al presidente del consiglio". Inoltre, il tribunale ha sottolineato che Attilio Fontana aveva correttamente informato il governo, oltre ad aver minuziosamente collaborato con esso secondo i termini prestabiliti.
Sono state archiviate anche quelle riguardanti l'assessore della Regione Lombardia, Giulio Gallera, l'ex direttore regionale del Welfare, Luigi Caiazzo, insieme al capo della protezione civile, Angelo Borrelli, e dei membri del comitato tecnico scientifico nominato per affrontare la pandemia. Riguardo all'accusa di omicidio colposo e epidemia, il tribunale dei ministri ha dichiarato che "non è una responsabilità nemmeno astrattamente configurabile, considerando anche che le questioni affrontate erano nuove e inesplorate".
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