13 Luglio 2023
Sono 70mila e invocano la libertà di scelta. Ma subito sono stati bollati come No Vax. Sono i contrari a IT-Alert, il sistema di allarme pubblico gestito dalla Protezione Civile che invia messaggi sui dispositivi mobili presenti nell’area interessata da una grave emergenza o da un evento catastrofico imminente o in corso. Il sistema usa la tecnologia cell-broadcast, che permette di raggiungere tutti i cellulari connessi alle celle telefoniche dell’area, anche in caso di campo limitato o saturazione della banda. IT-Alert è ancora in fase di sperimentazione e viene testato periodicamente in alcune regioni italiane. L’obiettivo è informare tempestivamente le persone potenzialmente coinvolte dal pericolo e di indicare le misure di autoprotezione da adottare.
“Boicotta IT-Alert, ecco come disattivarlo, facciamo girare tutti”. Quasi 70mila persone dentro il gruppo Telegram “Ugo Fuoco, Stop Dittatura” stanno cercando un modo per “fermare il nuovo sistema di allarme pubblico”. Dietro, secondo loro, ci sono terremoti generati da installazioni militari, controllo dei dati da parte dello Stato e app preinstallate che ci monitorano costantemente. Nel messaggio fissato in alto sul gruppo si legge: “I veri obiettivi dell'IT-Alert. Il sistema di colpevolizzazione con punteggio a scalare. Il parallelismo è con i chip di Pfizer. In moltissimi ci hanno scritto per domandare quale sia il reale obiettivo del sistema IT-Alert, proviamo a spiegarlo sottoponendovi anche dei parallelismi semplici da comprendere. Ecco perché non basta disobbedire, il sistema IT-Alert deve essere smantellato”.
Libertà di scelta, dicevamo. Ricordate l’app Immuni? Era la piattaforma scelta dal governo italiano per il tracciamento automatico dei soggetti risultati positivi al coronavirus. È stata un flop, d’accordo, ma è il concetto che conta: se una persona non vuole essere tracciata ha il pieno diritto di decidere. E la stessa cosa vale per IT-Alert. Si chiama privacy.
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