06 Luglio 2023
Nunzia Alessandra Schilirò - foto Gian Carlo Mariotti @facebook
Arrivano le prime reazioni dopo l’ok della Camera all’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione della pandemia da Covid-19.
Tra queste, quelle dell’ex vice questore della Polizia di Stato Nunzia Alessandra Schilirò, destituita per aver preso pubblicamente posizioni sui vaccini anti Covid e sul green pass.
Schilirò, raggiunta telefonicamente da Il Giornale d’Italia, si è detta contenta per l’istituzione della commissione di inchiesta dalla quale si aspetta giustizia e verità.
“Sono contenta che venga fatta questa commissione – ha detto – aspetto però a giudicare, perché vorrei conoscere i nomi dei suoi componenti, già questi potranno darci un’indicazione sulla linea che seguirà l’inchiesta. Dal canto mio, aggiunge – spero sia fatta giustizia e che venga fuori la verità e, soprattutto che siano individuati i responsabili di un sistema che ha violato la Costituzione: devono venire fuori tutti i nomi, anche quelli che sino ad oggi non abbiamo mai sentito. Poi, mi auguro anche sia fatta chiarezza su casi come il mio: io sono stata licenziata con la ‘colpa’ di aver detto la verità quel 25 settembre del 2021. Ciò che io ho detto da quel palco, è oggi sotto gli occhi di tutti alla luce del sole, ed è stato anche confermato da Aifa: i vaccini Covid ai quali ci hanno obbligati, erano e sono tuttora in fase sperimentale, non c’era e non c’è nulla che ne comprovi l’efficacia”.
L’ex dirigente di Polizia punta il dito sul trattamento riservatole dall’Amministrazione di Pubblica Sicurezza: “Mi è stato riservato un trattamento che non è degno di un Paese civile. Censurata e punita per aver detto una cosa che oggi è ovvia. Non ho aspettative in nessun senso, ma mi auguro che persone terze in questa commissione facciano chiarezza”.
Sono diversi i punti sui quali fare chiarezza secondo l’ex dirigente Schilirò. Tra questi anche il fenomeno delle morti per malore improvviso di cui sono piene le cronache degli ultimi tempi.
“Si, è vero, le morti ci sono sempre state. Ma quello che sta succedendo in questo periodo e che leggiamo sui giornali, ha i contorni di una strage. Perché l’Istat non fornisce statistiche con i dati delle morti degli ultimi 10 anni per fare una comparazione? Certo è che serve fare autopsie. Solo facendo le autopsie possiamo capire se ci siamo ammalati tutti improvvisamente nello stesso momento o se qualcosa sta uccidendo gli italiani. Sicuramente è insolito quello che sta accadendo tra boom di tumori, malattie autoimmuni e infarti o ictus a 9 anni. Si, come dicevo le morti ci sono sempre state, ma io a 47 anni, non ho mai sentito parlare di un bambino di 9 anni, sano, senza alcuna patologia, morire improvvisamente per infarto. In Italia abbiamo l’abitudine di commentare le statistiche degli altri paesi. Non possiamo basarci sempre sui dati di Inghilterra e Germania: si facciano le autopsie e l’Istat elabori proprie statistiche”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia