12 Giugno 2023
Silvio Berlusconi è morto all'età di 86 anni all'ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da tre giorni a causa malattia ematica per cui era in cura da due anni, la leucemia mielomonocitica cronica.
Ad annunciare la malattia era stato il dottor Roberto Zangrillo nel precedente lunghissimo ricovero dell'ex premier, nel mese di aprile del 2023. In quell'occasione il leader di Forza Italia era stato ricoverato per una polmonite e quella infezione si inquadrava "nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l'assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta".
Leucemia mielomonocitica cronica “è la più frequente delle sindromi mielodisplastico-mieloproliferative, ed è una malattia caratterizzata dall’aumento di una specifica popolazione di globuli bianchi: i monociti”. È, in sostanza, una malattia legata al sangue.
Le sindromi da leucemia mielomonocitica cronica “sono un gruppo di patologie a cavallo fra le neoplasie mieloproliferative croniche, in quanto presentano spesso una proliferazione eccessive delle cellule del sangue, e le sindromi mielodisplastiche, con cui condividono una maturazione anormale dei precursori del midollo”.
“La Leucemia mielomonocitica cronica è una malattia eterogenea, che compare solitamente in età avanzata e che può presentarsi in una forma displastica, in cui prevalgono anemia e neutropenia, oppure in una forma proliferativa, con un numero elevato di globuli bianchi. Vi è sempre un eccesso di monociti nel sangue e nel midollo, e un numero variabile di cellule immature (“blasti”)”, si legge ancora sul sito.
"La strategia terapeutica in atto - avevano spiegato nel bollettino del 6 aprile 2023 il medico personale dell’ex premier Alberto Zangrillo, direttore del Dipartimento di Anestesia e Terapia intensiva del San Raffaele, e da Fabio Ciceri, primario delle Unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo e Oncoematologia - prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti".
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