29 Maggio 2023
Conte e Speranza, fonte: imagoeconomica
La procura di Brescia ha chiesto l'archiviazione per Conte e Speranza in merito all'inchiesta Covid di Bergamo. L'ex premier e l'ex ministro della Salute sono indagati per omicidio ed epidemia colposa e coinvolti nei fatti risalenti agli inizi del 2020 quando non venne istituita la zona rossa nel bergamasco. I pm hanno fatto richiesta al tribunale dei Ministri secondo quanto si apprende da fonti legali.
L'ultimo aggiornamento sull'inchiesta Covid di Bergamo è datato 10 maggio quando Conte e Speranza, tra i principali indagati furono ascoltati davanti al tribunali dei Ministri. All'epoca i due si difesero spiegando le loro posizioni: il primo è coinvolto nel caso riguardante la mancata zona rossa a Nembro ed Alzano, che secondo alcuni studi avrebbe permesso di evitare almeno metà dei contagi mentre Speranza per non aver ascoltato gli allarmi sul Covid arrivati dall'Oms a gennaio 2020.
Il nostro Paese è stato infatti il primo in Europa a fare i conti con la pandemia e di quel periodo viene contestato anche il mancato aggiornamento del piano pandemico. L'avvocato di Conte Caterina Malavenda ha fatto sapere di aver "depositato una memoria lo scorso 22 maggio e di avere appreso che la procura ha depositato un atto sulla vicenda lo scorso 24 maggio". I giudici avranno ora qualche settimana di tempo per decidere in merito alla posizione dei due, se accogliere la richiesta della procura o se inviare gli atti.
Come detto, il 10 maggio è stato un giorno molto importante per ricostruire, tramite le parole dei soggetti presi in esame quanto accaduto tre anni fa. Il legale di Conte all'epoca riferì: "Oggi ha commentato la nota informale del pomeriggio del 2 marzo che all'epoca, cioè durante la sit del 12 giugno, non aveva e che non avevano anche i magistrati".
L'accusa chiave all'ex premier nacque da un appunto di Agostino Miozzo, ex membro del Cts. Il 2 marzo 2020, riferisce quest'ultimo ai pm, Conte ebbe un incontro con Silvio Brusaferro, presidente dell'ISS. È passata più di una settimana dall'istituzione della zona rossa a Codogno e negli altri comuni del lodigiano ed i contagi crescono anche in altre parti d'Italia come la Val Seriana. Anche qui si invocano chiusure rigide come quelle già applicate ma Conte decise di aspettare. Oggi la procura per lui e per Speranza ha chiesto l'archiviazione.
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