23 Maggio 2023
Vaccino (fonte foto Pixabay)
Si impenna la sfiducia degli italiani sui vaccini anti-Covid: rispetto a un anno fa la percentuale di cittadini che ritiene i vaccini uno strumento sanitario inefficace per contrastare le malattie infettive e non sicuro è del 24%, mentre nel 2022 era dell'8%. Cresce anche la percentuale di cittadini non sicura dell’efficacia e della sicurezza dei vaccini anti-Covid. In questo caso l'aumento è 11 punti percentuali in un anno, dal 6% al 17%.
La fiducia nell'efficacia e nella sicurezza dei vaccini contro il Covid, anziché aumentare diminuisce... e diminuisce in modo drastico. Se nel 2022 l'8% dei cittadini riteneva che i vaccini fossero inefficaci e non sicuri, ora questa percentuale è salita al 24%. Cresce anche la percentuale di cittadini non sicura dell’efficacia e della sicurezza, passando dal 6 al 17% in un solo anno.
Il sondaggio effettuato su un campione di 2.300 cittadini e realizzato da The European House-Ambrosetti in collaborazione con SWG, è stato presentato il 23 maggio 2023 in una conferenza stampa nella Sala Caduti Nassirya del Senato. Secondo Rossana Bubbico, consulente dell’Area Healthcare di The European House-Ambrosetti, "questo potrebbe voler significare che l’entusiasmo registrato nella precedente rilevazione fosse dettato più dalla paura del virus che da una reale comprensione del valore dei vaccini come strumento di tutela della salute del singolo e della collettività".
Di seguito il report completo del documento elaborato da The European House-Ambrosetti in collaborazione con SWG, con il contributo "non condizionante" di Pfizer.
Un intervistato su 5 ha anche lamentato poca chiarezza da parte delle autorità sanitarie e sottolineato l'eccessiva distanza dei centri vaccinali dai domicili dei cittadini verificatasi dopo la chiusura degli hub vaccinali, rivelando anche di aver riscontrato maggiori difficoltà di accesso alla somministrazione della terza e quarta dose di vaccinazione anti-Covid.
Dell’89% del campione che si è vaccinato contro il Covid-19 il 67% ha dichiarato di aver effettuato anche la terza dose, mentre solo il 15% riferisce di aver effettuato anche la quarta. Pensando a eventuali dosi booster, il 49% degli intervistati si dice contrario, il 42% si dice propenso a un ulteriore richiamo, mentre il 9% si dice ancora indeciso.
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