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Inchiesta Covid Bergamo, Conte e Speranza accusati di omicidio ed epidemia colposi: saranno interrogati il 10 maggio

L'ex premier e l'ex ministro della Sanità che hanno gestito la pandemia e devono rispondere delle accuse di omicidio ed epidemia colposi saranno ascoltati dai giudici del Tribunale dei ministri nella sede di Brescia

27 Aprile 2023

Inchiesta Covid, Giuseppe Conte e Roberto Speranza saranno interrogati il 10 maggio: l'accusa è di omicidio ed epidemia colposi

Conte e Speranza, fonte: imagoeconomica

10 maggio. È la data nella quale Giuseppe Conte e Roberto Speranza saranno ascoltati in merito all'inchiesta Covid di Bergamo. L'ex premier ed ex ministro della Salute verranno interrogati dal Tribunale dei ministri di Brescia nell'ambito dell'inchiesta che li vede entrambi indagati per non aver istituito la zona rossa nella bergamasca. L'accusa è omicidio ed epidemia colposi.

Inchiesta Covid Bergamo, Conte e Speranza accusati di omicidio ed epidemia colposi

Gli atti della procura di Bergamo, guidata da Antonio Chiappani, sono passati ai colleghi bresciani e poi al Tribunale dei ministri presieduto dalla giudice civile Maria Rosa Pipponzi e composto da altri due giudici civili. L'inchiesta coinvolge oltre ai vertici del governo e della Lombardia come Attilio Fontana e Giulio Gallera, nomi come Brusaferro, Locatelli e Borrelli. In tutto sono 19 gli indagati. 

Gli inquirenti e gli investigatori della Gdf hanno messo in particolare nel mirino la mancata istituzione di una zona rossa come quella disposta nel Lodigiano, così come i morti nelle Rsa della Val Seriana e il caso dell'ospedale di Alzano chiuso e riaperto nel giro di poche ore. La tesi della Procura sulla scorta della relazione deposta dal professor Andrea Crisanti, oggi senatore col PD ma all'epoca volto di punta della fase pandemica, è che "si sarebbero potuti evitare 4 mila morti".

Giuseppe Conte ha già fatto sapere di voler "collaborare con la magistratura. Sono tranquillo di fronte al Paese e ai cittadini italiani per aver operato con il massimo impegno e con pieno senso di responsabilità durante uno dei momenti più duri vissuti dalla nostra Repubblica".

La richiesta del Codacons: "Sospendete Brusaferro e Fontana"

Nella giornata di ieri il Codacons ha presentato un'istanza a Ministero della Salute, Iss, Regione Lombardia e Procure della Repubblica di Bergamo e Roma in cui si chiede la sospensione dagli incarichi pubblici di tutti gli indagati che "sarebbero diciannove, con diversi nomi noti. Alcuni dei soggetti risultano essere ancora in carica. In particolare, si guardi alla posizione del Prof. Silvio Brusaferro, Giovanni Leonardi, Attilio Fontana che a tutt’oggi rivestono la carica rispettivamente di Presidente dell’ISS, di Segretario generale del Ministero della Salute e di Presidente della Regione Lombardia".

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