24 Aprile 2023
fonte: Lapresse
Trapelano ulteriori dettagli dell'inchiesta che coinvolge Daniela Lo Verde, la preside antimafia della scuola Falcone, nel quartiere Zen di Palermo. A sconcertare gli inquirenti è la spregiudicatezza e la leggerezza con cui la donna comunica al suo vice, Daniele Agosta, anche lui indagato, di dare burro scaduto ai suoi alunni.
Daniela Lo Verde, conosciuta come "preside antimafia" e cavaliere della Repubblica per l'impegno in un quartiere considerato difficile, è nell'occhio del ciclone. Le accuse dei pm a carico suo e del vicedirigente Daniele Agosta, sono di corruzione e peculato.
Si ritiene che rubasse cibo dalla mensa dei ragazzi, puntualmente ritrovato nel frigorifero del suo ufficio prima che lo trasportasse a casa. Non era l'unica cosa a sparire: incriminati sono anche i tablet e i pc. Secondo gli investigatori della Procura di Palermo c'era in atto anche un altro tipo di attività criminale riguardante i dispositivi elettronici.
La preside, pur di avere iPhone gratis per sé e per le sue figlie, avrebbe reso un solo negozio fornitore della scuola. La dipendente di un negozio di elettronica, Alessandra Conigliaro, avrebbe ricevuto dalla preside i preventivi dei concorrenti così da poterne fornire uno più basso.
Oggi è emerso un dettaglio, significativo per la sua spregiudicatezza, dalle intercettazioni. Mancando da tempo il burro nelle cucine della scuola, la preside e una collaboratrice scolastica avrebbero deciso di dare ai ragazzi un panetto scaduto rinvenuto nel frigorifero della Lo Verde e rubato tempo addietro.
"A posto, non c’è più", dice la bidella ad un'altra persona riferendosi alla data di scadenza. Lo verde ride con Agosta: "Gli abbiamo cancellato la data di scadenza al burro". "Vi denunciano", commenta sghignazzando Agosta. "Secondo me pure", risponde la dirigente. I tre verranno sentiti dal giudice giovedì prossimo.
Secondo alcuni docenti che erano stati costretti a cambiare scuola, il clima nell'istituto era irrespirabile. O si era dalla parte della dirigente, per quanto assurde o malsane fossero le sue decisioni, o si era contro di lei e quindi si subivano ritorsioni.
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