15 Aprile 2023
Fonte: Imagoeconomica
Molte sono le ipotesi che si sono succedute dopo la sospensione di Non è l'Arena da parte di La7. Fra le più accreditate c'è la connessione del conduttore Massimo Giletti alle indagini della Direzione Investigativa Antimafia. Su di lui, ovviamente, si sono puntati tutti i riflettori: le ultime novità rivelano che il conduttore avrebbe visto, senza poterla verificare, una fotografia ritraente Silvio Berlusconi e Giuseppe Graviano. Questa dichiarazione avrebbe fatto scattare la perquisizione in casa di Salvatore Baiardo, pentito di mafia che gli avrebbe mostrato lo scatto rubato.
Massimo Giletti ha tutti gli occhi puntati addosso. Tutti si chiedono se, come e perché un'indagine dell'Antimafia possa aver provocato la sospensione del suo programma Non è l'Arena. Come già riportato qui il giornalista è stato sentito in due occasioni dalla Dia, una il 19 dicembre 2022 e una il 23 febbraio 2023, come persona informata sui fatti.
Il Fatto Quotidiano ha letto i verbali delle dichiarazioni di Giletti agli inquirenti e il decreto di perquisizione che ha portato gli agenti in casa di Baiardo l'altro ieri. Dalle deposizioni del conduttore è emerso che l'ex factotum del boss stragista gli abbia mostrato, in uno oscuro bar di Milano, una foto degli anni Novanta in cui compaiono Silvio Berlusconi, Giuseppe Graviano e Francesco Delfino, l'allora generale dei carabinieri.
"Berlusconi l’ho riconosciuto, era giovane, credo fosse una foto degli anni Novanta. Sono certo fosse lui anche perché in quel periodo lo seguivo giornalisticamente", dice Giletti ai pm.
La perquisizione è scattata per ritrovare questa presunta foto. Giletti ha detto che Baiardo non gliel'ha mai lasciata e di non averla potuta verificare: per gli agenti recuperarla significherebbe o appurarne la falsità o avere fra le mani una delle prove più scottanti delle trattative Stato-Mafia.
Secondo il giornalista la foto è stata scattata di nascosto e a fine di ricatto. "Fece anche cenno a un proposito di mandarla ai magistrati: ‘Questa potrebbe un domani arrivare ai magistrati se le cose non vanno in un certo modo’", dice Giletti. La Dia ha acquisito anche intercettazioni audio e video di Giletti, al quale era stato chiesto di cercare di recuperare la foto dall'ex gelataio, e Baiardo: quest'ultimo non sembrava stupito dalle richieste di Giletti, prova, secondo i pm, della credibilità di quest'ultimo.
"Nel corso del secondo incontro che ho avuto con Baiardo mi ha detto che la foto c’è e che, se le cose non dovessero andare in un certo modo, me la potrebbe dare. Baiardo ha anche detto che con tale foto si potrebbe fare un sacco di soldi, ma che non gli interessava la circostanza. Mi ha detto che questo regalo professionale me lo vorrebbe fare entro non molto tempo", dice Giletti ai pm.
La perquisizione non ha portato alla luce la foto cercata. Baiardo è terzo non indagato perché gli indagati sono Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Lo si legge nel verbale dei pm del 19 dicembre: "[Giletti, ndr] deve piegare come sia nato il rapporto con il predetto e se abbia avuto modo di verificare se lo stesso avesse la disponibilità di materiale relativo ai fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, inerente agli indagati Berlusconi e Dell’Utri".
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