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Non è l'Arena sospesa, la presunta "trattativa Stato-Mafia per l'arresto di Messina Denaro" dichiarata da Baiardo e Mutolo tra le indagini

Tante le ipotesi che circolano sulla chiusura di Non è l'Arena. Tutto sembra ruotare attorno all'intervista di Giletti al pentito di mafia Salvatore Baiardo e alla sua "profezia" sulla malattia del super latitante Matteo Messina Denaro

14 Aprile 2023

Non è l'arena sospesa, la presunta "trattativa Stato-Mafia per l'arresto di Messina Denaro" dichiarata da Baiardo e Mutolo tra le indagini

Massimo Giletti, fonte: Imagoeconomica

Non è l'arena - la trasmissione in onda su La7 alla domenica e condotta da Massimo Giletti -, è stata sospesa dall’editore Urbano Cairo. Incerte le motivazioni della chiusura, lo stesso editore si è chiuso dietro un "non possono rispondere". E anche il conduttore non ha avuto molto da dire sulla chiusura della sua trasmissione. "Prendo atto della decisione di La7 - ha commentato infatti Massimo Giletti a Il Giornale d'Italia - in questo momento l'unico mio pensiero va alle 35 persone che lavorano con me da anni e che da un giorno all'altro, senza alcun preavviso, vengono lasciate per strada". "Non si è trattato di un problema di share, che rimaneva in linea con gli altri programmi concorrenti", ha precisato Giletti.

Non è l'arena sospesa, le ipotesi sulla chiusura della trasmissione

Tante le ipotesi circolate in queste ore sui veri motivi della chiusura del programma. All'inizio si è parlato dei presunti rapporti di Massimo Giletti con la Rai e di come questo non andasse giù a Urbano Cairo, poi si è parlato di problemi in relazione ai costi e alla raccolta pubblicitaria della trasmissione. Tuttavia, queste, a molti, non sono sembrate motivazioni sufficienti per far chiudere Non è l'Arena. Anche per questo, sempre in queste ore, sono circolate altre ipotesi, che vanno nella direzione di un presunto "incidente" sulle storie di mafia.

Il dito sarebbe puntato sull'arresto di Matteo Messina Denaro e su Salvatore Baiardo, pentito di mafia più volte intervistato da Giletti. Proprio Baiardo, ai microfoni di Domani, ha detto che è stato il suo "scoop" a far chiudere la trasmissione. Baiardo ha inoltre confermato di aver ricevuto compensi regolarmente fatturati per le comparsate, anche se all'inizio si è parlato di 48 mila euro parzialmente "in nero".

Tutto parrebbe cominciare con la "profezia" di Baiardo su Matteo Messina Denaro. Baiardo, a novembre, dunque poco prima dell'arresto del super latitante, aveva ipotizzato che Messina Denaro era malato e che stava per morire. Il servizio avrebbe fatto dunque intendere che ci sarebbe stato un accordo Stato-mafia dietro all'arresto dell'Ultimo dei Corleonesi, un po' come sostenuto dal pentito Gaspare Mutolo. In effetti, a molti è sembrato strano che Matteo Messina Denaro, il super latitante ricercato in tutto il mondo, alla fine sia stato arrestato a "casa sua", a 650 metri dalla sede dell'Antimafia, ma ovviamente, per ora, non c'è nessuna prova a supporto della tesi che vede Non è l'Arena chiusa dall'Antimafia per colpa di quel servizio.

Non è l'arena chiusa, le altre ipotesi sulle motivazioni

Ma le ipotesi sul vero motivo della chiusura della trasmissione condotta da Massimo Giletti non sono finite qui. Ci sono anche altre teorie, alcune meno accreditate di altre, come quella che vede che ci siano stati una sorta di "messaggi in codice" tra Baiardo intervistato da Giletti destinati ad alcuni mafiosi in carcere.

Un'altra ipotesi, al momento più accredita, è che c'entrino le indagini della Direzione Investigativa Antimafia su Salvatore Baiardo. La Dia, infatti, sotto il procuratore aggiunto Luca Tescaroli, sta indagando da dicembre 2022 sulle affermazioni rilasciate da Salvatore Baiardo durante un intervista a Giletti. Il conduttore, il 19 dicembre 2022, era stato sentito in qualità di persona informata sui fatti. Anche Baiardo, nella giornata di giovedì 13 aprile, è stato sentito dagli agenti. Smentite, al contrario, le voci sulla perquisizione in casa di Giletti. "Smentisco le fantasie che sono state divulgate a orologeria in queste ore che raccontano di presunte perquisizioni avvenute in casa mia o negli uffici della società che produce 'Non è l'arena'", ha fatto sapere Giletti.

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