14 Aprile 2023
Auto elettrica (foto Pixabay)
Perquisizioni del Garante della Concorrenza e del Nucleo Antitrust della Guardia di Finanza nelle sedi Enel e Eway. Contestato il potenziale abuso garantito dalla posizione dominante nei rapporti con i fornitori di servizi per le colonnine elettriche.
Hanno avuto luogo nella giornata di ieri perquisizioni nelle sedi di Enel X Way, Enel X Way Italia, Ewiva (joint venture con il gruppo Volkswagen). Ad effettuarle, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con la quale ha collaborato il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
L’Autorità ha fatto sapere di aver avviato un’istruttoria nei confronti delle aziende citate. Ad essere nel mirino degli inquirenti, ha comunicato una nota dell’Antitrust, è la potenziale “posizione dominante nei mercati della installazione e della gestione di colonnine per la ricarica elettrica sul territorio nazionale”.
La contestazione dell’Autorità Garante nei confronti dei tre soggetti operanti come Charging Point Operator (CPO) si rivolge in particolare alla possibile compressione dei margini degli operatori attivi nella fornitura dei servizi di ricarica elettrica (Mobility Service Providers, Msp) alla clientela finale. Se tale situazione fosse confermata dagli inquirenti, si potrebbe parlare di abuso garantito dalla posizione dominante nei rapporti con i fornitori in questione.
La nota dell’Antitrust continua, riferendo come i tre soggetti CPO offrano, per le loro colonnine elettriche, prezzi “all’ingrosso”. E se il cliente finale non può che essere soddisfatto da tale stato delle cose, per il Mobility Service Provider esso rappresenta una costrizione nella redditività del servizio che rischia, di fatto, di renderlo impossibile.
Il sistema, conclude l’Autorità Garante, adottato dalle tre CPO, correrebbe su due binari. Garantendo il basso prezzo al consumo al dettaglio delle colonnine e, soprattutto, tramite la vendita delle cosiddette “offerte flat”: si tratterebbe di “pacchetti” che permettono ogni mese di acquistare un certo numero di kWh, a prezzo predeterminato e, quindi, non soggetto agli sbalzi del costo dell’energia.
Secondo l’Autorità Garante, con questa condotta i CPO non rischia solo di escludere dal mercato gli Msp attualmente attivi, ma anche di “limitare l'eventuale ingresso di altri operatori non integrati che potrebbero essere interessati a questo mercato in via di sviluppo, anche per la possibile offerta di nuovi servizi a sostegno della mobilità elettrica di carattere innovativo".
Enel X Way ed Enel X Way Italia - in relazione al procedimento avviato in data odierna dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per presunto abuso di posizione dominante nel settore dalla mobilità elettrica – precisano di aver sempre agito nel pieno rispetto delle regole. Il procedimento riguarda l’asserita compressione dei margini degli operatori concorrenti nel mercato dei servizi di ricarica di autovetture elettriche tramite colonnine posizionate in luoghi aperti al pubblico. Al riguardo, le società precisano di avere sostenuto lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia, garantendo costi sostenibili per gli operatori e prezzi competitivi nell’interesse dei clienti finali compatibilmente con un difficile contesto di mercato determinato da una forte volatilità dei prezzi dell’energia nel corso del 2022.
Tale dinamica di mercato ha condizionato infatti le politiche di prezzo di tutti gli operatori e sostanzialmente eroso i margini di tutti i soggetti operanti sul mercato, ivi compreso Enel X Way, e non solo di quelli che hanno segnalato un presunto abuso di posizione all’Autorità. Le società sono pertanto confidenti di poter dimostrare la piena legittimità e correttezza del proprio operato nel corso del confronto istruttorio con gli uffici dell’Autorità.
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