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Naufragio a Crotone, Occhiuto: "L'Europa dov'è?". E Von der Leyen: "Doppi sforzi sulle migrazioni"

Il presidente della regione Calabria punta il dito sull'Ue: "Cosa ha fatto l'Unione europea in tutti questi anni?". Da Von der Leyen parole di cordoglio, mentre Roberta Metsola denuncia: "Gli Stati membri devono farsi avanti e trovare una soluzione"

27 Febbraio 2023

Naufragio a Crotone, Occhiuto: "L'Europa dov'è?". E Von der Leyen: "Doppi sforzi sulle migrazioni"

Fonte: Lapresse

Numerose le reazioni al naufragio di Crotone da parte del mondo politico. Nella serata di ieri, 26 febbraio, un caicco, tipica imbarcazione turca, si è spezzato riversando i passeggeri in mare, a largo del litorale di "Steccato" di Cutro. Al momento sono 62 le vittime, tra cui tre bambini, e oltre 80 i sopravvissuti: le ricerche in mare sono ancora in corso.

Naufragio a Crotone, Occhiuto: "L'Europa dov'è?"

Il primo a esporsi riguardo alla tragedia che si è abbattuta sulle coste calabresi è stato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto: "Cosa ha fatto l'Unione europea in tutti questi anni? Dov'è l'Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità?" ha lamentato in una nota, puntando il dito sull'assenza di contributi assistenziali da parte delle istituzioni europee. "Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d'origine dei migranti?" ha proseguito poi, prima di rivolgere accorate parole di cordoglio verso le vittime e sentiti ringraziamenti ai soccorritori.

Più pacato, ma sulla stessa linea si è posto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "È indispensabile che l'Ue assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie”.

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini si sono invece soffermati sull'urgenza di contrastare l'operato degli scafisti. "È fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze" ha chiosato Piantedosi, mentre il Capitano della Lega ha ribadito che "ormai gli scafisti mettono in mare 'barchini' sempre meno sicuri e malandati incassando, sulla pelle di queste persone, milioni di dollari reinvestiti in armi e droga. Fermare i trafficanti di esseri umani è un dovere morale di tutti". Sulla catastrofe umanitaria ha trovato il modo di esprimersi anche Giuseppe Conte: "Ora serve mettere da parte gli slogan e far sì che l'Europa sia davvero presente, solidale e compatta nel gestire e controllare i flussi migratori" ha dichiarato il leader dei Pentastellati.

Naufragio a Crotone, le reazioni del mondo politico. Von der Leyen: "Doppi sforzi sulle migrazioni"

Ancora più deciso è l'intervento del ministro della Difesa Guido Crosetto, anch'egli molto critico nei confronti delle mancanze europee: "L'Europa deve far sentire la sua voce"- ha precisato - "E deve essere una voce unica, corale, condivisa tra Stati e Istituzioni, battendosi per la pace ovunque, investendo nella crescita dei Paesi più poveri, offrendo asilo e possibilità di ingresso strutturati, controllati, legali e gratuiti, facendo accordi con i Paesi di partenza dell'immigrazione illegale". L'immagine di fine discorso, poi, è una stoccata diretta ai vertici di Bruxelles: "L'Italia è la porta del Mediterraneo ma le sue frontiere sono le porte di tutta l'Unione europea".

Le istituzioni europee, dal canto loro, danno voce al proprio cordoglio attraverso i comunicati della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e della presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola. "Sono profondamente addolorata per il terribile naufragio al largo della Calabria" - ha esordito su Twitter Von der Leyen, per poi rilanciare la promessa di un impegno condiviso: "Tutti insieme, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi sul Patto per le migrazioni e l'asilo e sul Piano d'azione per il Mediterraneo centrale". Metsola, invece, è andata dritta al punto: "Gli Stati membri devono farsi avanti e trovare una soluzione. Ora", questi gli auspici. "L'Ue ha bisogno di regole comuni e aggiornate che ci permettano di affrontare le sfide della migrazione - ha poi continuato la prima carica del Parlamento - "Esistono piani per aggiornare e riformare le norme europee in materia di asilo e migrazione. Gli Stati membri non dovrebbero lasciarli lì".

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