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Ferrara, querela per vicesindaco Lodi dal runner rincorso e chiamato "sfigato" durante il lockdown

Quando c'erano le restrizioni da Covid-19, Nicola Naomo Lodi aveva rincorso e ingiuriato un corridore per dirgli di stare a casa: oggi gli chiede 50 mila euro di danni

13 Febbraio 2023

Ferrara, querela per vicesindaco Lodi dal runner rincorso e chiamato "sfigato" durante il lockdown

Il vicesindaco di Ferrara Nicola Naomo Lodi è stato querelato dal runner che aveva inseguito e ingiuriato ad aprile 2020. Il corridore gli chiede 50 mila euro di danni: aveva una prescrizione medica per uscire. 

Nicola Naomo Lodi querelato dal runner

Ad aprile 2020 il vicesindaco leghista di Ferrara Nicola Naomo Lodi ha vestito i panni del "giustiziere" e ha deciso che le ordinanze che limitavano le libertà personali andassero rispettate proprio da tutti. Qualcuno gli aveva segnalato che c'era un uomo che correva indisturbato per le vie del paese, quindi ha scelto di intervenire. 

Armato di megafono e cellulare ha rincorso l'uomo urlando "non può correre tutti i giorni in barba a tutti, non può, vada a casa!". E ancora: "Non puoi! Sfigato!". L'inseguimento è poi proseguito in macchina. Lodi ha poi pubblicato il tutto sul suo profilo Facebook: gli utenti, in pieno lockdown, si sono scagliati contro il podista. Alcuni si sono spinti anche alle minacce: "Tagliategli le gambe", "aspettatelo col bastone", "sparategli e tirate bene"

Ferrara, vicesindaco ingiuria podista

Il podista, però, aveva una prescrizione medica che gli permetteva di correre all'aperto: soffriva di disturbi psichiatrici che potevano essere alleviati con un'intensa attività sportiva. Per questo ad oggi lo denuncia: il vicesindaco deve rispondere di diffamazione grave.

Non solo Lodi è un personaggio di rilievo a Ferrara e ha utilizzato espressioni diffamanti, ma ha anche diffuso il video sui social permettendo commenti con espressioni denigratorie e dequalificanti. L'avvocato Palazzi dichiara: "Quello nei confronti del mio assistito è stato un danno importante" e perciò si chiede un risarcimento dei danni di 50 mila euro

Nicola Naomo Lodi si era già scusato e aveva rimosso il video, ora introvabile. L'avvocato afferma: "Oggi posso solo dire che da parte nostra non c’è volontà di accanimento verso chi ha sbagliato. Vedremo se si assumerà le sue responsabilità con un’eventuale lettera di scuse e alcune proposte per chiudere la vicenda".

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