06 Febbraio 2023
Poco dopo le 12:30 di oggi, 6 Febbraio, i giudici togati che il 15 luglio 2022 hanno deliberato la sentenza di assoluzione per gli imputati accusati dell’omicidio di Serena Mollicone, hanno presentato in 236 pagine le motivazioni dell’assoluzione.
Nelle sentenza si legge: "Sono emerse delle prove che si pongono in termini contrastanti rispetto alla ricostruzione dei fatti da parte della pubblica accusa. Ci si riferisce in primo luogo agli ordini di servizio della stazione di Arce dei quali non solo non è stata provata la falsità ma sono emersi numerosi elementi probatori di segno contrario, che inducono a ritenere, sulla base delle risultanze e valutazioni già svolte, che i citati servizi esterni siano stati effettuati dai militari interessati".
Per i giudici, inoltre, "di fronte a tali carenze probatorie nei confronti dei singoli imputati si deve evidenziare come dall'istruttoria dibattimentale siano emersi consistenti e gravi elementi indiziari nei quali si deve necessariamente desumere l'implicazione nella commissione del delitto in esame i soggetti terzi, che sono rimasti ignoti. Ci si riferisce in primo luogo al rinvenimento di impronte dattiloscopiche all'interno dei nastri adesivi che legavano le mani e le gambe di Serena, impronte ritenute utili per l'identificazione e che non appartengono agli imputati. Su una impronta risulta essere stato rinvenuto un profilo genetico misto con contribuente maschile, di cui è stata esclusa la paternità degli imputati".
Dal deposito delle motivazioni avvenuto oggi 6 febbraio 2023, dovranno decorrere 45 giorni per l'appello. La procura e le parti civili, analizzeranno il contenuto della sentenza, e successivamente presenteranno appello.
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