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Delitto Piersanti Mattarella, arrestato per depistaggio ex prefetto Piritore: "Fece sparire guanto del killer trovato a bordo della Fiat 127"

Per i pm, Piritore "ha reso dichiarazioni rivelatesi del tutto prive di riscontro, con cui ha contribuito a sviare le indagini funzionali (anche) al rinvenimento del guanto (mai ritrovato)"

24 Ottobre 2025

Delitto Piersanti Mattarella, arrestato per depistaggio ex prefetto Piritore: "Fece sparire guanto del killer trovato a bordo della Fiat 127"

Fonte: Facebook, @Teleregione - canale 17 e Salvatore Arrigo

Svolta in merito al delitto di Piersanti Mattarella. È infatti stato arrestato e posto ai domiciliari l'ex prefetto Filippo Piritore, accusato dalla procura di Palermo di aver fatto sparire il guanto del killer trovato a bordo della Fiat 127 il giorno dell'omicidio. Guanto mai repertato né sequestrato. Per i pm, Piritore "ha reso dichiarazioni rivelatesi del tutto prive di riscontro, con cui ha contribuito a sviare le indagini funzionali (anche) al rinvenimento del guanto (mai ritrovato)".

Delitto Piersanti Mattarella, arrestato per depistaggio ex prefetto Piritore

C'è un nuovo risvolto in merito al delitto dell'ex presidente della regione siciliana Piersanti Mattarella, ucciso il 6 gennaio 1980 a Palermo durante il suo mandato. Filippo Piritore, ex funzionario della Squadra Mobile ed ex prefetto, è stato posto agli arresti domiciliari. Piritore avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel depistare le indagini, anche perché il guanto, praticamente l’unico elemento utilizzabile per risalire agli autori dell’omicidio, è sparito nel nulla.

Tuttavia, lo scorso settembre 2024 davanti ai pm Piritore disse di aver inizialmente affidato il guanto all’agente della polizia Scientifica Di Natale che avrebbe dovuto darlo a Pietro Grasso, allora sostituto procuratore titolare delle indagini sul delitto. L'ex prefetto aggiunse che il magistrato avrebbe poi disposto di fare riavere il reperto al Gabinetto regionale di Polizia scientifica, e Piritor lo avrebbe consegnato a Lauricella, un altro componente della Polizia scientifica di Palermo. Tutte menzogne secondo la procura di Palermo, che vuole vederci chiaro in merito ad uno dei casi di cronaca nera più eclatanti del nostro Paese. 

I pm non hanno dubbi nel sostenere che "Filippo Piritore, consegnatario del guanto sin dal momento del suo ritrovamento, pose in essere un’attività che ne fece disperdere ogni traccia. Essa iniziò probabilmente a partire dall’intervento sul luogo di ritrovamento della Fiat 127, ove indusse la Polizia scientifica a consegnargli il guanto, sottraendolo al regolare repertamento e contrariamente a ciò che di norma avveniva in tali circostanze".

Il guanto avrebbe potuto svolgere un ruolo fondamentale per risalire all'assassino grazie alle tracce di dna su di esso. Secondo i pm Piritore intratteneva rapporti molto stretti con Bruno Contrada, già capo della squadra mobile, con presunti rapporti con boss mafiosi.

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