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Cospito, no all’alimentazione forzata: “Avanti fino in fondo”. E gli anarchici rispondono

Il legale: “Non c’è più tempo”. L’udienza per la revoca del 41-bis anticipata al 24 febbraio. E intanto gli anarchici occupano le piazze a Milano, Bologna e Roma

03 Febbraio 2023

Cospito, no all’alimentazione forzata: “Avanti fino in fondo”. E gli anarchici rispondono

Fonte Facebook: Maxi Processo

Tocca i 105 giorni lo sciopero della fame di Alfredo Cospito, l’anarchico condannato al regime di 41-bis e recentemente trasferito al carcere milanese di Opera per una migliore assistenza sanitaria. Il no all’alimentazione forzata e alla perizia psichiatrica è inderogabile, come riporta l’avvocato Flavio Rossi Albertini, che però non manca di far trapelare la sua preoccupazione riguardo alle condizioni di salute del suo assistito con un eloquente “Non c’è più tempo".

Cospito continua lo sciopero della fame: "No ad alimentazione forzata"


Tempo che la Cassazione ha cercato di recuperare anticipando al 24 febbraio la data dell’udienza per la revoca del regime di 41-bis, in origine fissata al 20 aprile e già spostata al 7 marzo. Nonostante la debilitazione fisica, però, Cospito mostra di non voler cedere sui principi della sua battaglia; in un colloquio svoltosi nella giornata di mercoledì con il consigliere regionale Michele Usuelli, medico neonatologo militante in Patto Civico di Majorino, ha infatti ribadito come “un trattamento meno degradante, la possibilità di leggere un fumetto un Paese civile la deve anche al suo peggior nemico". Quanto alle proteste dei compagni anarchici, Cospito ha riferito di “non approvare”, aggiungendo però che “da anarchico non è nessuno per dire agli altri cosa dovrebbero fare”.


Cosa che a quanto pare sanno fare benissimo da soli in queste ore: moltissime sono infatti le proteste e le mobilitazioni a sostegno della campagna di Cospito che suscitano preoccupazione a Milano, Bologna e Roma. Nella capitale gli studenti della facoltà di Lettere della Sapienza hanno occupato gli spazi universitari e appeso manifesti sui muri esterni; uno di essi reca la scritta "Chi sono gli assassini di Cospito?", con i volti su sfondo nero del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro della Giustizia Carlo Nordio, dell'ex Guardasigilli Marta Cartabia, del presidente del consiglio Giorgia Meloni. A Milano, invece, è attesa per il pomeriggio di oggi una manifestazione che partirà dalla Stazione Centrale alle 18, mentre domani sarà la volta di un presidio nei pressi del carcere di Opera.


Nel frattempo, è stata approvata una misura di tutela provvisoria per i sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro e Andrea Ostellari, che potrebbe preludere all’assegnazione di una scorta nei prossimi giorni.

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