Denise Pipitone, la madre riceve la tessera sanitaria e posta la foto sui social: "Per lo Stato è viva"

Ci sono ancora novità sul caso di Denise Pipitone: questa volta la madre della piccola scomparsa a Mazara del Vallo, in Sicilia, il primo settembre del 2004, ha ricevuto, via posta, la tessera sanitaria della figlia e ha pubblicato la foto sui suoi canali social. "Per lo Stato è viva", ha scritto la mamma di Denise, la signora Piera Maggio, nel post in questione.

Denise Pipitone, la madre riceve la tessera sanitaria e posta la foto sui social: "Per lo Stato è viva"

Sui social, in particolare su Facebook, la madre di Denise Pipitone lancia spesso messaggi per trovare la figlia scomparsa ormai più di 8 anni fa. Era settembre del 2004 quando la piccola era sparita nel nulla. Da quel momento non si è più saputo niente. Oggi, la mamma, Piera Maggio, ha fatto sapere di aver ricevuto dallo Stato italiano la tessera sanitaria della figlia.

Nel post, la signora scrive: "Da una parte tanta amarezza. dall’altra lo Stato italiano ci fa sentire la presenza di nostra figlia… perlomeno con il codice fiscale che era in scadenza. Denise c’è, fino a prova contraria. 02/01/2023 Piera & Pietro". La mamma della Pipitone ne è sicura: "Denise c’è fino a prova contraria, questo lo dice anche lo Stato italiano", scrive in un commento su Facebook.

Sabato 31 dicembre Piera aveva condiviso sempre sui social il suo messaggio di auguri in vista dell'arrivo del nuovo anno. "Tanti Auguri e Buon Anno 2023 a tutti! Finché respiro spero". Il riferimento è ovviamente alla speranza di trovare la figlia, Denise Pipitone, che ormai, considerati gli anni trascorsi, dovrebbe essere una giovane ragazza, non più una piccola bambina.

E ancora il post della madre della Pipitone: "Spero ad un nuovo #Anno2023 pieno di tanti propositi positivi e proficui, spero in una risoluzione del nostro caso, spero di poter riabbracciare mia figlia. Spero in un mondo migliore con meno cattiveria. Spero ad un’attenta riflessione e un sincero pentimento di coloro che il male ce l’hanno dentro e lo riversano verso gli altri". Infine la conclusione: "Spero, perché la speranza è qualcosa che nessuno potrà mai togliermi".