02 Gennaio 2023
Fonte: Imago
Muore il primo Papa in assoluto a dare le dimissioni: da oggi 2 gennaio il corpo di Papa Benedetto XVI è esposto nella Basilica di San Pietro per l'ultimo saluto dei fedeli. Anche Papa Francesco si è trovato in una posizione storica mai vista prima, quella di Papa ancora "accompagnato" dal suo predecessore, ma per ora esclude di prendere la stessa scelta di Ratzinger.
Alla morte del 95enne Joseph Ratzinger, primo Papa emerito della storia, viene da chiedersi se anche Papa Francesco abbia mai accarezzato quell'idea. Bergoglio, anche lui indirettamente partecipe della scelta storica di Ratzinger, si è espresso più volte in merito sia commentando la decisione di Benedetto XVI, sia parlando per se stesso.
Fin dal 2014, Francesco ha ripetuto che il predecessore "ha aperto una porta, la porta dei papi emeriti" e se "un vescovo di Roma sente le forze venir meno, credo debba farsi le stesse domande di Benedetto". Nel 2016, di ritorno dall’Armenia, aveva aggiunto che "settant'anni fa i vescovi emeriti non esistevano, e oggi ce ne sono… Ma con questo allungamento della vita, si può reggere una Chiesa a una certa età, con acciacchi, o no?".
Posto che il Papa può essere e sarà "solo uno", non esclude che in futuro ci saranno più papi emerito: "Non dico tanti, ma forse due o tre, e saranno emeriti". Per lui, la strada dei tre o più papi in vita era decisamente sbarrata. Ma con la morte di Ratzinger potrebbe emularlo?
Benché ritenga l'opzione teologicamente valida, Bergoglio non ha alcuna intenzione di dimettersi: "Non mi è mai passato per la testa. Per il momento no". E l'ha ripetuto in più occasioni, scacciando l'ipotesi che potesse anche solo pensarci a causa dei suoi acciacchi di salute. Con i suoi 86 anni, di cui 10 di pontificato, Papa Francesco ha già subito un intervento al colon e soffre di gonartrosi, artrosi al ginocchio, ma ha messo ben in chiaro che "si governa con la testa, non con le gambe."
Nel 2013 il quotidiano spagnolo Abc aveva rivelato che il Papa aveva consegnato un documento al Segretario di Stato in cui ha accettato che avrebbe "abdicato" nel caso fosse stato colpito da un grave impedimento improvviso, come un ictus. Questo documento, però, non c'entra nulla con la Declaratio del papa emerito perché questa è stata scritta in "piena libertà" e "coscienza". Già Paolo VI la scrisse il 2 maggio 1965.
Se mai dovesse cambiare idea, Francesco ha specificato che non si farebbe chiamare papa emerito, né vestirebbe la talare bianca; non vivrebbe in Vaticano, ma non tornerebbe nemmeno Argentina: sarebbe un semplice vescovo emerito di Roma. Gli piacerebbe trovare una chiesa nella Capitale per confessare i fedeli e visitare i malati.
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