Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Migranti, Francia pronta ad ospitarne una parte solo se l'Italia accoglie l'Ocean Viking. La Norvegia si tira indietro

La Norvegia rifiuta la richiesta italiana di accogliere i migranti, mano tesa a metà da parte di Parigi

04 Novembre 2022

Migranti, Francia pronta ad accoglierne una parte solo se l'Italia accoglie l'Ocean Viking. La Norvegia si tira indietro

Il caso dei migranti fermi da giorni nelle navi non accenna ad avere una conclusione. Una mano tesa nella giornata di oggi venerdì 4 novembre arriva dalla Francia che si dice pronto ad accogliere parte dei 234 migranti attualmente a bordo della "Ocean Viking" ma solo se l'Italia li farà sbarcare. No secco invece da parte della Norvegia che non ha intenzione di farsi carico dei migranti. Intanto proprio l'Ocean Viking, una delle quattro navi che aspetta un porto sicuro, è stata costretta a spostarsi a causa del maltempo, mentre dall'equipaggio denunciano la scarsezza di cibo. "Invece di rimanere al sud della Sicilia si sposterà a Est perché il maltempo proviene da Nord Ovest. Cercheremo di ripararci il più possibile dal mare che è previsto a forza 6".

Migranti, Francia "disponibile", Norvegia no

"Abbiamo detto all'Italia, e lo diciamo insieme  alla Germania, che se quella nave umanitaria (Ocean Viking) verrà accolta in Italia, anche noi accoglieremo una parte dei migranti, delle donne e dei bambini, affinché l'Italia non si debba prendere carico da sola del fardello di questo arrivo di migranti", ha detto il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, intervistato questa mattina da RMC-BFMTV.

Fardello che in realtà viene scaricato sulle spalle dell'Italia, proprio il giorno dopo che a Bruxelles Giorgia Meloni ci ha tenuto a ribadire un cambio di marcia per quanto riguarda "la difesa dei confini esterni". Sono 1000 i migranti in attesa, mentre gli Stati di bandiera delle navi ong hanno finora chiuso ogni porta. Darmanin ammette di aver incontrato il suo omologo italiano Piantedosi, insistendo sul fatto che "non dubitiamo che l'Italia rispetterà il diritto internazionale. Ma diciamo anche all'Italia che il problema della sua geografia, di essere dunque il Paese più vicino a questa nave, non significa che debba essere lasciata sola".

"Non dubitiamo un solo istante che l'Italia, membro dell'Unione europea, che ha firmato tutte le convenzioni internazionali". Perché "il diritto internazionale è molto chiaro: quando una barca chiede di accostare con dei naufraghi a bordo, è il porto più sicuro e più vicino che deve accoglierla. Nello specifico, l'Italia", ha insistito. 

Di Ivan Vito

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x