Di Diego Fusaro
05 Luglio 2022
E adesso le agenzie dell'informazione controllata e della manipolazione professionale ci segnalano che esiste una nuova pericolosa categoria: la categoria dei no sic, i negazionisti della siccità. Più volte abbiamo richiamato l'attenzione sull'uso demenziale e a tratti delinquenziale della categoria di negazionismo destoricizzata e decontestualizzata rispetto all'uso storiografico che, in uno specifico ambito, la caratterizza. Il successo ideologico in ogni caso è garantito: con la categoria destoricizzata di negazionismo si paragona nemmeno troppo implicitamente chi di volta in volta sia colpevole di mettere in discussione la narrazione dominante, sul Covid come sulla siccità, a un negatore della Shoah. Insomma, una mostrificazione in piena regola. Peraltro del tutto coerente con lo spirito del nostro tempo, che non lascia spazio al dissenso e al pensiero critico, subito accostandoli agli orrori del negazionismo o alle bizzarrie acefale del terrapiattismo. Un modo come un altro di spezzare le gambe in partenza a ogni spirito critico, riconducendo le teste e i cuori nel recinto controllato dell'ortodossia dominante di completamento dei rapporti di forza.
di Diego Fusaro
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