Brigatisti rossi, la Francia nega l’estradizione a 10 ex terroristi. Daniele Belotti (Lega): "Assassini"

Restano dove sono, questa è decisone della corte d’Appello di Parigi sulla richiesta italiana di estradizione per 10 terroristi ( 8 uomini e 2 donne) appartenenti alle Brigate rosse scappati in Francia più di 40 anni fa. Giorgio Pietrostefani, Enzo Calvitti, Narciso Manenti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi, Maurizio di Marzio, Raffaele Ventura, Luigi Bergamin; questi sono i nomi dei 10 imputati, di cui 9 erano presenti in aula quando è stato pronunciato il verdetto.

Brigatisti rossi, la Francia nega l’estradizione

Mancava Giorgio Pietrofani, 78 anni, assente per motivi di salute precaria; fu uno dei fondatori di Lotta Continua e in Italia ha avuto una condanna a 22 anni come uno dei mandanti dell'omicidio del Commissario Calabresi. Alla lettura della sentenza un gruppo di italiani con a capo il deputato della Lega Daniele Belotti si è alzato a protestare contro l’incomprensibile sentenza al grido di “Assassini”.

Del gruppo di protestanti fanno anche parte il sindaco di Telgate (BG), paese natio di Narciso Manenti, e il presidente e vicepresidente dell'associazione carabinieri di Bergamo intitolata a Giuseppe Gurrieri, l'appuntato ucciso nel 1979 da Manenti.
Una giornata triste per le famiglie delle vittime e per tutta l’Italia che pretende giustizia da 40 anni.