21 Giugno 2022
Cavallette
Dopo la pandemia, la guerra e la crisi energetica ci mancava solo l'invasione della cavallette. Ma in realtà c'è poco da scherzare. L'allarme siccità che si sta abbattendo sull'Italia con temperature alte e un giugno da record sta provocando non pochi problemi agli allevatori nel nuorese, in Sardegna. Qui sciami di milioni di cavallette stanno divorando i raccolti delle campagne della provincia di Nuoro, fino alla confinante Barbagia e proprio nella piana di Ottana si trova probabilmente l'epicentro dell'invasione.
Non solamente il Po dunque alle prese coi guai e con una secca che non si vedeva da 70 anni. La mancanza di pioggia e l'aumento del caldo stanno ulteriormente aggravando la situazione. Il Governo è pronto a stanziare dei ristori alle aziende agricole che rischiano di perdere una parte cospicua del raccolto. E proprio a Nuoro il passaggio delle cavallette sta mandando in fumo mesi di lavoro e di investimenti su oltre 25.000 ettari di terreni.
Un agricoltore intervenuto a Skytg24 denuncia: "Venite a vedere il disastro che sta succedendo qui nella nostra zona. Un allarme dato già da quattro anni. Coi gabbiani che volano, cavallette che svolazzano da manca a destra in ogni direzione, che si mangiano tutto, si mangiano le cose che noi seminiamo per fare andare avanti il bestiame". Un altro allevatore racconta: "Non siamo riusciti a sfalciare, a farci le provviste, a farci il foraggio". Mario Marchi commenta che le cavallette tornano anche per finire il mangime. Le spese per comprare mangimi mais e fieno diventano insostenibili.
Il governo per stessa ammissione del ministro Patuanelli si muove per far fronte all'emergenza. Lo stesso titolare del Ministero delle politiche agricole ammette che "la situazione è delicata". Dalle regioni che si riuniranno nella Conferenza per occuparsi del tema arriverà anche la richiesta della messa a disposizione dei fondi del Pnrr per la realizzazione di nuovi invasi. Una soluzione tampone potrebbe essere il contenimento dell'uso dell'acqua come si dovrebbe varare nel Lazio. Ma è chiaro che la via più facile sarebbe l'arrivo di qualche acquazzone che possa allietare un po' la sofferenza.
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