05 Maggio 2022
Luca Gallo (fonte twitter @regginalife)
Il presidente della Reggina Calcio Luca Gallo è stato arrestato. Per il 52enne si ipotizzano i reati di autoriciclaggio e omesso versamento dell'Iva. Su quest'ultimo punto in particolare indaga la Guardia di Finanza, poiché Gallo avrebbe acquistato la società calcistica grazie all'evasione dell'Iva. L'arresto è stato eseguito da parte della Guardia di Finanza in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma.
Non solo passione calcistica per Gallo, dato che opera anche nel settore dei servizi di sostegno alle imprese per la gestione e la fornitura del personale. A tal proposito sono in corso perquisizioni e sequestri da parte dei militari del nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf. L'attuale presidente della società calabrese è posto agli arresti domiciliari. La Guardia di Finanza inoltre ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni per un valore pari a 11.437.340 di euro e delle quote sociali di 17 società.
Lo ha deciso la Procura di Roma al fine di impedire la reiterazione dei reati. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale capitolino.
E' questa l'accusa che viene mossa al presidente della squadra calabrese. La stessa Guardia di Finanza ha spiegato che "gli odierni provvedimenti traggono origine da indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Roma alla Guardia di Finanza e da attività svolte in sinergia con l'Ispettorato Nazionale del Lavoro nei confronti di società riconducibili all'indagato, nei cui ambito veniva accertato lo svolgimento di un'attività di somministrazione di personale ricorrendo allo schema del fittizio appalto di servizi e l'autofinanziamento dell'attività d'impresa attraverso il sistematico omesso versamento delle imposte, in particolare dell'Iva e delle ritenute, nonché dei contributi relativi ai lavoratori dipendenti".
Ma Gallo è recidivo: già nel 2021 era stato destinatario di un decreto di sequestro preventivo di beni emesso dal Gip del Tribunale di Roma per quasi 7 milioni di euro. La Finanza precisa che dai successivi accertamenti "sono stati acquisiti gravi elementi indiziari in ordine al sistematico "reimpiego" di cospicue somme provento dall'omesso versamento dell'Iva per acquisire il controllo e la gestione della Reggina, che non è oggetto della misura cautelare emessa dall'Autorità Giudiziaria".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia