10 Marzo 2022
Patrizio Bianchi (fonte: Lapresse)
Secondo uno scoop dell'Adnkronos il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi avrebbe ottenuto una via preferenziale per svolgere un esame di controllo all'Ospedale Bambino Gesù. Il canale sarebbe stato quello del presidente del consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli. Secondo la giornalista che ha condotto l'inchiesta i fatti risalirebbero allo scorso 24 febbraio.
Tutto sarebbe cominciato da un malore avvertito dal ministro Bianchi durante la mattina di giovedì 24 febbraio. Così la decisione improvvisa di sottoporsi a un esame di controllo diagnostico e la telefonata a Franco Locatelli. Quest'ultimo avrebbe a sua volta allertato l'ospedale Bambino Gesù, dove è a capo del Dipartimento di onco-ematologia pediatrica e terapia cellulare e genica. In poco tempo, così, il ministro Bianchi sarebbe stato sottoposto all’esame di cui aveva bisogno. Un altro fatto curioso è che l'ospedale Bambino Gesù di Roma di norma si occupa di pazienti under 18, essendo una struttura pediatrica.
Per tutte le persone normali le liste d'attesa per un esame simile a quello a cui il ministro Bianchi voleva sottoporsi sarebbero state lunghissime. Non è andata così, un ministro della Repubblica ha potuto letteralmente saltare la fila. Ma non solo: essendo il suo un esame fuori programma il suo svolgimento ha creato ritardi per tutti coloro che, seguendo le procedure, avevano atteso il tempo necessario. Nessun commento è stato al momento rilasciato né da Franco Locatelli, né dal ministro Bianchi. C'è la sicurezza però che la vicenda porterà con sé lunghi strascichi. Una buona notizia in tutta questa storia parrebbe essere quella che l'esame di Bianchi avrebbe dato risultati positivi e che il ministro non sarebbe in pericolo di salute.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia