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Sanzioni alla Russia, arrivano le prime ricadute per l'Italia: licenziamenti in Sardegna

Arrivano in Italia i primi effetti delle sanzioni economiche contro la Russia. Con lo stop al flusso di denaro da parte delle aziende immobiliari scattano i licenziamenti in Costa Smeralda

03 Marzo 2022

Sanzioni alla Russia, arrivano le prime ricadute per l'Italia: licenziamenti in Sardegna

fonte: Twitter @KremlinRussia_E

Partono dalla Sardegna i primi effetti collaterali in Italia delle sanzioni contro la Russia. Con l'interruzione del flusso di denaro garantito dalle grandi imprese immobiliari moscovite infatti, molte società della Costa Smeralda su cui queste si appoggiavano hanno iniziato a far scattare i primi licenziamenti, principalmente di manutentori, muratori, governanti e sorveglianti. Ad annunciare il problema è la Cisl Gallura, che già lo scorso sabato aveva manifestato i propri timori davanti al sindaco di Arzachena per gli effetti che avrebbero potuto avere le sanzioni economiche contro Mosca.

Sanzioni alla Russia, arrivano le prime ricadute per l'Italia

Stando a quanto emerso, a essersi inceppato sarebbe il meccanismo per cui le grosse imprese immobiliari di Mosca, proprietarie di numerose ville in Gallura, garantirebbero il lavoro a società più piccole con sede nell'isola o nel resto d'Italia, facendogli gestire gli immobili attraverso un flusso di cassa costante. Flusso che con la guerra in Ucraina si è però ora interrotto, comportando i primi licenziamenti di manutentori, muratori, governanti e sorveglianti.

Una situazione critica, descritta all'Agi dal segretario territoriale della Cisl Mirko Idili: "È una situazione in divenire ma già alcuni manutentori e operai edili sono stati sollevati dall'incarico già da oggi e qualcuno da lunedì prossimo". Il sindacalista ha poi citato dati dell'Osservatorio Sadegna turismo, secondo i quali i cittadini russi che decidono di trascorrere le proprie vacanze in Costa Smeralda e in Gallura sarebbero circa 40mila, per un totale di 220 presenze.

È proprio grazie a questa presenza costante di villeggianti facoltosi, spesso proprietari di ville e yacht, che secondo una stima della stessa Cisl per buona parte dell'anno viene garantito il lavoro a centinaia di manutentori, colf, addetti alla vigilanza, cuochi, autisti e giardinieri. "Il 2020 in Gallura è stato l'anno nero per l'occupazione - ha sottolineato Idili - meno 60% di assunzioni rispetto all'anno precedente, a causa della pandemia. Il rischio è che anche per il 2022 si possa prefigurare una stagione con una grave flessione di occupati".

Fuga degli oligarchi dall'Italia

In queste ore sono diversi gli oligarchi russi che a causa delle sanzioni stanno lasciando i propri consueti luoghi di villeggiatura per puntare su posizioni più tranquille come il Montenegro o le Maldive. Tra questi anche molti che avevano in Costa Smeralda il loro buen retiro, come Alexey Mordashov, il maggiore azionista della Severstal, uno dei più grandi gruppi siderurgici al mondo, che tra i suoi averi può contare un mega yacht di 146 metri dal valore 500 milioni di euro molto spesso avvistato in Sardegna, e la villa Parodi Delfino in Costa Smeralda per un valore di 66 milioni. Probabile addio anche per Igor Sechin, numero uno del colosso petrolifero di Stato Rosneft che nel Golfo del Pevero possiede ben sei ville ed è spesso visto a bordo del suo “Amore Vero”, yacht da 88 metri di lunghezza.

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