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Manifestazioni studenti, alternanza scuola-lavoro e maturità: oggi proteste in oltre 40 città d'Italia

Gli studenti scendono in piazza contro l'alternanza scuola-lavoro e l'esame di maturità . Da Torino a Napoli, previste per oggi manifestazioni in oltre 40 città d'Italia

18 Febbraio 2022

Manifestazioni studenti, alternanza scuola-lavoro e maturità: oggi proteste in oltre 40 città

Fonte: LaPresse

Previste per oggi, 18 febbraio, in oltre 40 città d'Italia, manifestazioni degli studenti contro l'alternanza scuola-lavoro e l'esame di maturità. Alla luce degli ultimi avvenimenti, che hanno visto la tragica morte di due ragazzi durante uno stage, i giovani d'Italia accendono la protesta verso tutte quelle situazioni che prevedono il lavoro come parte del percorso scolastico formativo. Nello specifico, le richieste degli studenti sono: il ritiro della proposta dell'esame di maturità 2022, l'abolizione dell'alternanza scuola-lavoro, lo stop alla scuola-azienda di Bianchi e di Draghi.

Manifestazione a Torino: sette feriti tra le forze dell'ordine

‘Alternanza - repressione - maturità. No alla scuola dei padroni’. É questo lo slogan dello striscione che apre il corteo degli studenti di Torino, dove sono avvenuti momenti di tensioneSette rappresentanti delle forze dell’ordine sono rimasti feriti nel tentato assalto alla sede dell’Unione Industriali dove, un gruppo di manifestanti ha tentato di introdursi nelle sede degli industriali colpendo con bastoni e aste di bandiere le forze dell’ordine poste a presidio del varco. I due feriti più gravi sono un funzionario di Polizia colpito da una bastonata al volto e un tenente dei carabinieri ferito a un occhio. Entrambi sono stati portati in ospedale per essere medicati. Gli altri carabinieri hanno, invece, riportato ferite lievi.

"Abbiamo dato un ultimatum alle istituzioni e non faremo alcun passo indietro finché non ci dimostreranno che gli impegni presi saranno rispettati", spiegano gli studenti alzando cartelli che fanno riferimento ai due giovani studenti morti in provincia di Udine e nelle Marche durante stage. 

Alternanza scuola-lavoro: "No a una scuola che insegna a lavorare senza diritti"

La mobilitazione nazionale è stata promossa dal Fronte della Gioventù Comunista che, dopo la morte del 16enne di Ancona - l'ultimo dei due studenti ad aver perso la vita durante uno stage lavorativo -  aveva comunicato in una nota: "Il 18 febbraio gli studenti saranno in piazza in tutta Italia contro alternanza, maturità e repressione subita".  

In poco meno di un mese, sono morti tragicamente due studenti durante uno stage di alternanza-scuola lavoro che stavano svolgendo per completare il percorso di studi. Il tirocinio lavorativo, infatti, è obbligatorio per ricevere il diploma. Lorenzo Parelli, 18enne di Udine, ha perso la vita per un incidente sul lavoro nell'azienda meccanica in cui prestava servizio, seguito da Giuseppe Lenoci (16 anni) morto ad Ancona sul furgone della ditta andato a finire fuoristrada.

Simon Vial, responsabile scuola del Fronte della Gioventù Comunista: "Non si può morire di scuola-lavoro. Domani tutti in piazza per Lorenzo e Giuseppe. Diciamo no a una scuola che insegna ai giovani che è normale lavorare gratis, senza diritti e sicurezza. Così non si combatte la disoccupazione, si formano nuovi schiavi".

L'esame di maturità

Tra i temi che accendono il dibattito si inserisce anche quello sull'esame di maturità 2022. A Torino, i rappresentanti d'istituto delle scuole spiegano: "Scendiamo in piazza perché non possiamo più accettare la mancanza di dialogo e la totale assenza di una visione sul futuro dell'istruzione. Non accettiamo che la maturità cambi a metà di ogni anno. Vogliamo un luogo di costante dialogo e confronto con le istituzioni per ripensare completamente la scuola del futuro, a partire dalle innumerevoli criticità del sistema”. A Cosenza, invece, gli studenti scendono in piazza contro "la scuola dei padroni" e tutti i tipi di abuso, comprese le presunte molestie ai danni delle studentesse del Valentini-Majorana.

Da nord a sud, gli studenti di tutta Italia utilizzeranno le piazze per esprimere il loro disagio e chiedere un cambiamento sui tre temi al centro del dibattito: alternanza scuola-lavoro, maturità, tutela dei propri diritti, in alcuni casi accompagnati anche dagli studenti universitari. "Scendiamo in piazza, insieme alle scuole, per rivendicare ciò che ci spetta: istruzione e ricerca libere dagli interessi privati e stage pagati. Prendiamoci ciò che ci spetta!"

De Petris: "La scuola ha rivelato tutti i suoi limiti"

La capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris commenta così la manifestazione studentesca di oggi: "Agli studenti che oggi, per il terzo venerdì consecutivo, protestano in piazza la politica deve saper dare risposte concrete, né repressive né paternalistiche. L'alternanza scuola-lavoro si è rivelata essere precisamente quel che noi temevamo e avevamo denunciato sin dall'inizio: bisogna rivederla da capo a piedi perché non è neppur lontanamente accettabile che studenti muoiano mentre lavorano senza neppure essere pagati o mentre vanno e vengono dal luogo di lavoro come è successo la settimana scorsa”.

"Gli studenti e i giovani in generale sono stati penalizzati più di chiunque altro dalle chiusure - continua -. La scuola, alla prova della pandemia, ha rivelato impietosamente tutti i limiti strutturali del sistema scolastico. Posso capire che a fronte di una situazione del genere le preoccupazioni degli insegnanti per gli abiti indossati a scuola suonino come una beffa intollerabile. Prima di preoccuparsi per l'abbigliamento sarebbe doveroso occuparsi almeno di iniziare a sanare i guasti che si sono accumulati nel corso di decenni".

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