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Omicidio Gucci, l’intervista inedita a Il Giornale d’Italia: “Distrussi il libro che Patrizia Reggiani aveva scritto sulla sua vita”

“Non è mai stato stampato. Dopo la morte di Maurizio, quando Patrizia era già in carcere, l’editore Rusconi mi offrì una bella cifra per pubblicarlo. Rifiutai e distrussi l’hard disk con l’unica copia esistente”. La densa testimonianza di Daniele Crippa, ex compagno di Patrizia Reggiani: QUINTA PARTE

01 Febbraio 2022

Omicidio Gucci, l’intervista inedita a Il Giornale d’Italia: “Distrussi il libro che Patrizia Reggiani aveva scritto sulla sua vita”

Del manoscritto inedito che raccontava la vita di Patrizia Reggiani, la regina dei salotti milanesi condannata come mandante dell’omicidio Gucci, il suo ex compagno Daniele Crippa ha un ricordo nitido. Fu lui, infatti, a correggere pagina dopo pagina la storia che “Lady Gucci” dettò per anni a Pina Auriemma, la tata delle sue figlie, condannata anche lei anni dopo per l’omicidio di Maurizio Gucci. Il libro mai pubblicato, andato distrutto anni fa, racchiudeva le esperienze e gli aneddoti più intimi di Patrizia Reggiani, dalla sua infanzia al suo rapporto con Maurizio, alla fine della loro relazione. Il Giornale d'Italia ha parlato di tutto questo con Daniele Crippa.

Daniele Crippa, ex compagno di Patrizia Reggiani a Il Giornale d’Italia

Ci parli del libro che stava scrivendo Patrizia quando stavate insieme.

Patrizia dettava la storia della sua vita, Pina Auriemma scriveva e io correggevo la bozza. Ho terminato la correzione quando già ci eravamo lasciati. Poi Patrizia ha avuto il tumore e non se n’è fatto più niente.

E questo libro che fine ha fatto?

Non è mai stato stampato. Dopo la morte di Maurizio, quando Patrizia era già in carcere, ho distrutto l’hard disk con l’unica copia esistente.

Perché l’ha distrutto?

Sono amico dell’editore Alberto Rusconi. Ai tempi, avevo parlato del libro con il nostro amico in comune, l’avvocato Alfonso Mancone, mancato ormai qualche anno fa. Mancone mi aveva riferito che Rusconi era interessato a pubblicarlo e, per farlo, mi offriva anche una bella cifra. Ma ho rifiutato: era una mancanza di rispetto nei confronti di Patrizia e del momento che stava attraversando. Non le avrei mai fatto una cosa del genere.

Patrizia aveva avuto intenzione di pubblicarlo?

Inizialmente, quando lo stavamo scrivendo, pendo di sì. Poi è successo quello che è successo e, ovviamente, non mi ha più detto niente al riguardo.

A quale periodo della vita di Patrizia faceva riferimento? E quanto era lungo?

Era la storia della sua vita, aveva inizio nel periodo della sua infanzia. Raccontava poi di quando aveva conosciuto e sposato Maurizio, del loro matrimonio, del rapporto difficile che il marito aveva con le figlie e delle sue lunghe assenze. La storia terminava con la loro separazione. Sarà stato lungo circa 150 pagine.

Il racconto è stato interrotto per qualche motivo particolare o era la fine prevista fin dall’inizio?

Era la fine prevista. Nella testa di Patrizia doveva terminare

Com’era il tono del libro? Come era descritto Maurizio Gucci?

Era un libro ironico, divertente. Patrizia d’altronde era una donna molto spiritosa. Sarebbe piaciuto molto alle signore milanesi. Descriveva con sincerità la sua vita: dalle feste dell’alta società all’amore e ai dissapori con Maurizio. Ovviamente le parti dove raccontava della separazione dall’ex marito e del rapporto assente che lui aveva con le figlie erano amare e, a tratti, malinconiche. Ma non era un libro costruito su un odio o un rancore particolare verso Maurizio.

Il libro aveva una bozza di titolo?

Non me lo ricordo. Immagino che, se fosse stato pubblicato, avrebbe avuto un titolo che si addiceva alla storia d’amore di due ricchi milanesi. Comunque non dimentichiamo che quando Patrizia ha sposato Maurizio la famiglia Gucci non era così celebre e rinomata come adesso. Non c’era ancora quel boom della moda che è avvenuto nei decenni dopo.

Ci può raccontare i passaggi che le sono rimasti più impressi?

I passaggi più divertenti e brillanti erano quelli che raccontavano della vita sfrenata e all’insegna del lusso che facevano lei e Maurizio. Mi ricordo in particolare il racconto del loro viaggio di nozze in India, quando avevano affittato un elicottero. Cosa che per quegli anni sembrava incredibile, se lo potevano permettere solo le star del cinema e gli sceicchi arabi.

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