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Covid, zona gialla da oggi per mezza Italia: cosa cambia dalla zona bianca

A partire da questo primo lunedì del 2022, diverse Regioni vedono il passaggio in zona gialla. In tutto sono 10. Ecco di quali si tratta e quali sono le differenze rispetto alla zona bianca

03 Gennaio 2022

Covid, zona gialla da oggi per mezza Italia: cosa cambia dalla zona bianca

Zona gialla (fonte foto Lapresse)

Scatta oggi, 3 gennaio 2022, la zona gialla per diverse Regioni da Nord a Sud Italia. Sono diverse le città che a partire quindi da questo primo lunedì dell'anno vedono un cambio di colore a causa dell'aumento dei contagi Covid e della pressione sulle strutture ospedaliere. Si tratta di Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia, che vanno così ad aggiungersi a Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e alle province autonome di Bolzano e Trento che si trovano già in quest'area dalla scorsa settimana. Ma cosa cambia tra zona gialla e zona bianca?

Covid Italia: la situazione

Le differenze tra le due zone - gialla e bianca -, alla luce delle nuove norme imposte con il Decreto Natale dal Governo, sono pressochè impercettibili. In entrambe le aree infatti è obbligatoria la mascherina all'aperto, i locali e le attività possono rimanere aperti senza limiti di orari o altro e infine è consentito spostarsi liberamente tra le Regioni, diversamente da quanto accadeva lo scorso anno. Non è previsto nemmeno il coprifuoco.

E mentre i contagi Covid, nonostante le varie restrizioni messe in atto da Mario Draghi, aumentano di giorno in giorno, è pronto ad approdare sul tavolo del Consiglio dei Ministri la discussione sull'estensione del Super Green pass anche al lavoro. Per il momento sembra che l'ipotesi più accreditata sia quella di introdurre la certificazione digitale verde per i lavoratori della Pubblica amministrazione e poi, in un secondo momento, per tutti quanti. L'ipotesi però fa discutere e le forze politiche continuano a scontrarsi su questo tema. 

Resta infine da affrontare il nodo scuola. Presto milioni di bambini e ragazzi torneranno sui banchi dopo la pausa natalizia e l'esecutivo pensa alle nuove regole. In caso di due studenti postivi in classe il Governo ipotizza la Dad per i non vaccinati e l'autosorveglianza per i vaccinati. La proposta però ha già incontrato numerosi "no" da parte di diversi politici e non solo. Applicare una norma dl genere potrebbe portare squilibri, disagi, ma soprattutto discriminazioni tra chi ha ricevuto il siero e chi invece ha scelto di non farlo per diversi motivi. 

Di Giorgia Belfiore

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