29 Dicembre 2021
Fonte: lapresse.it
Prosegue il caos tamponi a Milano, con decine di persone attualmente in coda presso l'ospedale San Carlo a causa di un problema ai sistemi informatici. Una situazione che va avanti in questo modo da quasi 24 ore, con inevitabili ripercussioni sui cittadini che, spazientiti, finiscono spesso per prendersela con il personale li presente. Le difficoltà informatiche del sistema sanitario milanese erano peraltro già state segnalate prima di Natale dall'Ordine dei medici, che il 23 dicembre denunciò un "malfunzionamento del portale Ats Milano per la prenotazione dei tamponi".
Serie difficoltà nell'esecuzione dei tamponi avevano iniziato a palesarsi già nella giornata del 28 dicembre, con decine di cittadini costretti ad attendere ore fuori dagli hub del capoluogo lombardo. Momenti di tensione di sono poi avuti verso le 21, quando le persone rimaste fuori dal San Carlo si sono viste chiudere in faccia i cancelli dell'ospedale senza alcuna spiegazione che non fosse quella della mancata ripartenza dei sistemi informatici. La situazione è stata però critica anche negli altri hub del capoluogo, con la Polizia locale che è dovuta intervenire per gestire la circolazione dei veicoli nei pressi degli ospedali Buzzi e San Paolo e dell'hub sito lungo la via Novara.
Un episodio che è la chiara fotografia di quanto sta accadendo negli ultimi giorni non solo a Milano, ma anche in molte altre zone d'Italia. Segnalate centinaia di automobili in coda anche a Giugliano, in provincia di Napoli, dove da giorni i cittadini hanno preso d'assalto il presidio ospedaliero locale. La necessità è la stessa per tutti: farsi un tampone, chi perché sintomatico e chi dopo aver avuto un contatto con soggetti positivi al Covid. Situazione critica anche in Toscana; qui tutte le prenotazioni per i tamponi molecolari sono andate esaurite in meno di dieci minuti, con picchi di quasi duemila prenotazioni al minuto.
Ed è nel caos più totale che arriva un'insperata ancora di salvezza da parte della Conferenza delle Regioni, che in giornata ha proposto la revisione del meccanismo di contact tracing abolendo l'obbligo di tampone per chi ha avuto contatti con soggetti positivi. Secondo la proposta, anticipata sui social dal presidente della Liguria Giovanni Toti, il tampone sarà necessario soltanto per coloro che presenteranno effettivamente dei sintomi del Covid-19: "Non possiamo paralizzare l'Italia. Treni cancellati per mancanza di personale, 21mila liguri costretti a casa. Non possiamo bloccare il Paese con le quarantene dei contatti di positivi. Il covid è cambiato, la maggior parte della popolazione è vaccinata, dobbiamo rivedere anche le misure per affrontarlo
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