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Caso Eitan, respinto il ricorso del nonno Shmuel Peleg: confermato l'arresto

Il Tribunale del riesame di Milano ha respinto il ricorso di Shmuel Peleg, nonno di Eitan Biran, in merito al mandato di arresto internazionale di cui l'uomo è oggetto

22 Novembre 2021

Caso Eitan, respinto il ricorso del nonno Shmuel Peleg: confermato l'arresto

fonte: Twitter @fisco24_info

I giudici del Tribunale del riesame di Milano non hanno accolto il ricorso presentato dai legali di Shmuel Peleg, nonno del piccolo Eitan Biran, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone. Il Tribunale ha dunque confermato il mandato d'arresto internazionale emesso dal gip di Pavia nei confronti del 58enne Peleg, resosi protagonista del rapimento del nipote e del suo successivo trasferimento in Israele. Al momento Peleg si trova ancora a Tel Aviv, da dove continua la sua battaglia legale per tenere con se il nipote nonostante la giustizia israeliana abbia disposto il rientro di quest'ultimo in Italia.

Caso Eitan, respinto il ricorso di Shmuel Peleg

Nel frattempo i legali di Peleg hanno criticato le modalità con cui è stato respinto il ricorso del loro assistito. Secondo l'avvocato Paolo Sevesi infatti "dopo che il Tribunale per i Minorenni aveva raccomandato riserbo agli avvocati, il Procuratore della Repubblica dello stesso Tribunale è apparso da Bruno Vespa; il Procuratore della Repubblica di Pavia addirittura ha emesso un comunicato stampa prima dell'esecuzione dell'Ordinanza custodiale a carico di Peleg".

"La stessa ordinanza - ha poi aggiunto Sevesi - è stata diffusa in formato Word, con il file originale salvato dal giudice, lo stesso pomeriggio, cosa gravissima e mai accaduta prima". Lo scorso 11 novembre la Corte d'Appello israeliana aveva respinto un altro ricorso del nonno di Eitan, stabilendo che il bambino avrebbe dovuto fare ritorno in Italia entro i successivi 15 giorni.

Il rapimento del bambino è avvenuto l'11 settembre, quando Shmuel Peleg aveva fatto visita alla zia Aya, attuale tutrice di Eitan. Una volta lì, con la scusa di accompagnare il nipote fuori per una passeggiata, Peleg aveva portato il bambino in auto fino a Lugano e da li a Tel Aviv con un jet privato. Attualmente la famiglia Peleg sostiene che "Eitan è un bambino ebreo e deve crescere in Israele secondo la tradizione del suo popolo".

I legali commentano l'esposto a Massimo Giletti

L'avvocato Sevesi ha inoltre fatto sapere di aver preso atto "dell’esposto all’ordine recapitato a tempo record a Massimo Giletti". A seguito di un'intervista rilasciata da Peleg a Giletti nel corso di una puntata della trasmissione Non è l'Arena infatti, il Movimento Italiano Genitori (Moige) aveva presentato un esposto all'Ordine dei giornalisti contro quest'ultimo: "Tutto questo può passare sotto silenzio, e se un giornalista televisivo osa fare domande che insinuano dubbi, questo deve essere imbavagliato".

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