27 Settembre 2021
La vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò risponde ai sostenitori attraverso il suo account social, dopo che la sua partecipazione al corteo No Green pass di Roma l'ha resa famosa su tutte le sequenze. Sono bastate poche ore da quel discorso pronunciato sul palco della manifestazione per portare la poliziotta a un richiamo ufficiale, in un'Italia sempre più stravolta da doppi standard sempre più severi contro chi mette in discussione la certificazione verde.
"Io non penso di meritare tutte queste attenzioni", inizia il post pubblicato dalla vicequestore Schillirò sul proprio profilo social. "Ho solo detto che ho giurato sulla Costituzione e intendo rispettare quel giuramento. Io non guardo la televisione, ma gli amici mi inviano ciò che stanno dicendo di me...Addirittura il tg di Rai uno...che dire?", commenta con stupore.
"Ringrazio con tutto il cuore tutte le migliaia di persone che mi stanno contattando. Abbiate pazienza, prima o poi, riuscirò a leggere e a rispondere a tutti o almeno ci proverò. Vi arriverà senz'altro, intanto, tutta la mia gratitudine", conclude il messaggio, che fa emergere come l'assurda condanna abbia sollevato la solidarietà dei manifestanti (e non).
Nunzia Alessandra Schilirò non è una persona da poco: già capo della sezione violenze sessuali della Squadra mobile romana, oggi è parte della Criminalpol, nonché autrice di romanzi sul disagio femminile (tra cui "La ragazza con la rotella in più"). "Non so nemmeno io come ho fatto a salire sul palco, ma penso che la gente abbia bisogno di parole vere: il green pass è illegittimo", aveva detto sul palco della manifestazione No green pass a Roma, tenutasi la scorsa domenica 26 settembre.
Il gesto è costato alla poliziotta un’azione disciplinare immediata da parte del Dipartimento di Polizia di Stato. "Per fortuna gli articoli 17 e 21 della Costituzione vengono in mio aiuto", ha raccontato Schillirò in un'intervista. "Ho parlato da libera cittadina, i vertici non avranno gradito. Un’amica mi ha sconsigliato di prendere la parola. Ho esercitato i miei diritti e il mio mestiere è pubblico, nessuno mi può accusare di niente. Ho giurato sulla Costituzione e non ho paura di nulla."
Infine, ribadisce la sua posizione: "Sul green pass niente compromessi. Per una sentenza della magistratura ci vorrà tempo, ma noi cittadini possiamo fare molto: siamo milioni senza lasciapassare, se restiamo a casa il Paese come va avanti?"
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