06 Luglio 2021
Sara Pedri (fonte: Instagram @gian_marco_sb)
Sembra esserci una svolta nelle indagini sul caso di Sara Pedri, la 31ennne di Forlì che lavorava come ginecologa presso l’ospedale di Trento, scomparsa lo scorso 4 marzo. In queste ore le ricerche della donna si sono concentrando soprattutto nelle acque del lago di Santa Giustina, un bacino artificiale situato al centro della Val di Non, in Trentino. La zona che ora viene passata al setaccio non è casuale: proprio nei pressi di questo lago era stata trovata la macchina di Sara qualche settimana fa. Ma ora c'è di più.
Dopo mesi di ricerche, i cani molecolari specializzati nella ricerca di resti umani e tracce ematiche, hanno fiutato l’area del lago di Santa Giustina. Secondo le ultime indiscrezioni potrebbero essersi accorti della presenza di una cadavere sì, ma forse non quello di Sara Pedri. La zona infatti è tristemente nota per l'alto numero di persone che in quel luogo decidono di togliersi la vita.
D'altra parte però sembra che gli investigatori stiano seguendo anche un altro percorso e sarebbe quello della famosa e frequentata pista ciclabile della val di Sole, che si trova proprio all’inizio del ponte di Mostizzolo. Sempre i cani infatti, dopo aver annusato gli indumenti di Sara, si sarebbero spinti in quella direzione per fermarsi poi davanti a un dirupo.
Continuano dunque i dubbi sulla 31enne di Trento scomparsa in circostanze misteriose. Le ombre sono ancora molte. Purtroppo però tutto, stando alle ultime notizie, farebbe pensare a un ultimo gesto estremo messo in atto dalla ginecologa stessa.
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