10 Giugno 2021
Bergamo 2020 (fonte foto LaPresse)
"Non credete ai dati, muore di Covid solo chi sarebbe comunque già morto qualche mese dopo per altre malattie". "Le ambulanze mettono le sirene a vuoto ma dentro non hanno nessun paziente". "Quando usciranno i dati sui morti del 2020 in Italia vedrete che non saranno aumentati rispetto al 2019".
Tre frasi tipiche dal ricco campionario di posizioni negazioniste espresse da più voci durante il primo anno pandemico. E che ora vengono definitivamente smentite con la pubblicazione dei dati definitivi dell'Istat e Istituto Superiore di Sanità sui decessi in Italia nel 2020. Ebbene, nello scorso anno il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso).
"Volendo stimare l’impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale, è più appropriato considerare l’eccesso di mortalità verificatosi tra marzo e dicembre 2020", si legge nel sesto Rapporto prodotto congiuntamente dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Istituto Superiore di Sanità. E in questo periodo si sono osservati 108.178 decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019 (21% di eccesso).
A livello metodologico, viene spiegato che "per misurare l’impatto dell’epidemia di Covid-19 sulla mortalità in Italia uno degli approcci più efficaci è quello di conteggiare l’eccesso di decessi per il complesso delle cause, vale a dire quanti morti in più (per tutte le cause) ci sono stati nel Paese rispetto agli anni precedenti. L’eccesso di mortalità può fornire un'indicazione dell'impatto complessivo dell’epidemia, non solo tenendo conto dei decessi attribuiti direttamente a Covid-19, ma anche di quelli che possono essere sottostimati o indirettamente collegati, come le morti causate da un trattamento ritardato o mancato a causa di un sistema sanitario sovraccarico".
D’altra parte, il dato dei morti riportati alla Sorveglianza Nazionale integrata Covid-19 fornisce solo una misura parziale degli effetti reale della pandemia, essendo riferito ai soli casi di deceduti dopo una diagnosi microbiologica di positività al virus. Si tratta, pertanto, di un indicatore influenzato non solo dalle modalità di classificazione delle cause di morte, ma anche dalla presenza di un test di positività al virus. Il rapporto dovrebbe convincere, purtroppo, anche i più scettici sull'immane tragedia costituita dal Covid-19.
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