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Covid, Viganò: "Modello dittatura cinese è già in fase di attuazione ovunque"

Il Cardinale: "La Cina dimostra che la dittatura è l’unica forma possibile per imporre il Grande Reset alle masse"

24 Maggio 2021

Covid, Viganò:  "Cina sta approfittando della crisi per comprare società in Italia"

Fonte: Facebook

"Anche la Cina sta sicuramente approfittando della crisi economica (dovuta al Covid, ndr), sulla cui scia i gruppi finanziari cinesi stanno acquisendo infrastrutture, società strategiche, hotel e immobili prestigiosi, a partire dall’Italia". Queste le parole dei Monsignor Carlo Maria Viganò, intervistato da Maike Hickson per Kultur Magazin. "Il modello della dittatura cinese verrà presto importato", continua.

Covid, Viganò: "Modello dittatura cinese è già in fase di attuazione ovunque"

Nell’intervista-fiume tradotta e diffusa sul blog di Aldo Maria Valli, Viganò attacca la dittatura cinese. "Il paradigma di ciò che attende il mondo intero", la descrive il cardinale, "se l’alleanza tra liberalisti e comunisti viene definitivamente suggellata. La Cina dimostra che la dittatura è l’unica forma possibile per imporre il Grande Reset alle masse, replicando in una forma adattata alla situazione attuale ciò che Mao Zedong ha fatto con la Grande Rivoluzione Culturale negli anni '60".

Un modello, quello cinese, che secondo l’arcivescovo "dovrà essere applicato anche alle nazioni alle quali deve essere imposto il Grande Reset". Prima silenzieranno, "il dissenso civile, politico e religioso", prosegue. Soprattutto "quando dimostra la grottesca cospirazione contro i popoli del mondo con valide argomentazioni e prove evidenti". E la "rivoluzione" sarebbe già in atto "in Occidente e nelle nazioni libere", continua. "Censura spietata sui social media, totale asservimento dei media mainstream, controllo esasperato della vita degli individui, tracciamento dei movimenti e, ultimo ma non meno importante, il cosiddetto 'credito sociale', che è già stato adottato in Cina e che alcuni suggeriscono dovrebbe essere usato anche da noi".

Credito sociale, cos'è

Il credito sociale "viene utilizzato per assegnare a ciascun cittadino un punteggio che ha lo scopo di indicare la propria affidabilità agli occhi dello Stato, sulla base di informazioni possedute dal governo sulla base dell’analisi dei big data riguardanti la condizione economica e sociale dei propri cittadini". Una forma di sorveglianza di massa quindi, "volta a classificare individui e aziende, con la possibilità di escludere individui e organizzazioni dalla vita sociale ogni volta che non rispettano i parametri decisi dal governo. Ogni cittadino viene ricompensato o punito sulla base del proprio comportamento".

Un credito sociale basso comporta "l’esclusione dalle scuole private, il rallentamento della connessione Internet, l’esclusione da lavori di alto prestigio, la divieto di prenotare soggiorni negli hotel e infine l’immatricolato in una lista di divieto pubblico". "Se consideriamo le misure che vengono adottate grazie alla pandemia relativa al 'passaporto vaccinale', mi sembra che il modello cinese sia già in fase di attuazione quasi ovunque", conclude il cardinale.

 

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