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Busto Arsizio, muore operaio schiacciato dal tornio: la dinamica dell'incidente

Tragico incidente questa mattina a Busto Arsizio (Varese): operaio di 49 anni muore schiacciato dal tornio di una fresa industriale

05 Maggio 2021

Busto Arsizio, muore operaio schiacciato dal tornio: la dinamica dell'incidente

Soccorsi (fonte foto Pixabay)

È morto un operaio di 49 anni rimasto schiacciato dal tornio di un'enorme fresa industriale, in una fabbrica di Busto Arsizio, in provincia di Varese. L'incidente è avvenuto questa mattina, mercoledì 5 maggio 2021, intorno alle 9.40. L'operaio è stato trasportato d'urgenza in ospedale a Legnano in gravissime condizioni e i medici non hanno potuto fare nulla.

Busto Arsizio, muore operaio schiacciato dal tornio: la dinamica dell'incidente

Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente: sembra che si tratti di una mancata osservanza delle regole di sicurezza. La fabbrica in questione si trova in via del Roccolo e sul posto sono subito intervenuti i carabinieri di Busto Arsizio, i vigili del fuoco di Varese e i tecnici dell'Asl territoriale Sud-est. Il personale medico è arrivato a bordo di un'ambulanza, un'automedica e l'elisoccorso, ma ormai non c'era più nulla da fare.

É il secondo incidente in pochissimi giorni. "Siamo dall'inizio dell'anno in una situazione in cui una persona al giorno sta morendo sul lavoro. Questo è perché non ci sono abbastanza controlli, non c'è abbastanza attenzione e non si considera la sicurezza sul lavoro un vincolo, ma un costo". Così parla il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ospite a Uno Mattina mentre annuncia che oggi pomeriggio parlerà di sicurezza sul lavoro nell'incontro a Palazzo Chigi sul Recovery Plan.

"Credo che sia assolutamente necessario - afferma Landini - che vengano fatte assunzioni nei servizi di medicina del lavoro per fare i controlli". "Nel 2009 - ricorda - c'erano in Italia circa 5 mila addetti nei servizi ispettivi delle unità sanitarie locali, oggi sono 2 mila così come anche gli ispettorati del lavoro si sono ridotti".

Infine, il segretario Cgil parla anche della morte di Luana D'Orazio, la giovane operaia tessile che ha perso la vita sul posto di lavoro. "Se vogliamo evitare che succedano altre tragedie, abbiamo bisogno che si investa in questa direzione, di fare molta formazione e introdurre il diritto che in ogni luogo di lavoro ci sia un lavoratore che possa fare, come dice la legge, il rappresentante alla sicurezza".

Luana D'Orazio, giovane madre 22enne muore a Prato: terribile incidente in una fabbrica tessile

Luana D'Orazio, 22enne di Pistoia, è l'altra vittima che ha perso la vita mentre lavorava in una fabbrica tessile di Montemurlo (Prato). La giovanissima operaia, che lavorava da un anno presso la Orditura Luana, è finita dentro l'ingranaggio dell'orditoio, la macchina che permette di preparare la struttura verticale della tela che costituisce la trama del tessuto.

Secondo una prima ricostruzione, riportata da TgCom24, la 22enne sarebbe rimasta impigliata nel rullo del macchinario a cui stava lavorando venendo poi trascinata. Accanto a lei c'era un collega, girato di spalle: quando si è voltato ha visto quello che era successo, ma ha riferito di "non aver udito grida di aiuto".

Sul posto sono arrivati i vigili, i carabinieri e i sanitari, ma il pronto intervento non è valso a salvare la giovane vita di Luana. Intervenuti anche i tecnici della Asl Toscana centro: hanno posto sotto sequestro macchinario e circostante area per la verifica dei dispositivi di sicurezza. La magistratura ha disposto l'autopsia.

Si dice "sgomentato" il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai: "Covid e pandemia rischiano di farci perdere di vista il problema delle morti sul lavoro". Di "grande senso di ingiustizia, di rabbia e dolore immenso" parla Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, il cui pensiero "va alla madre e al padre di questa ragazza, al figlio piccolo che lascia e al fratello".

"Non si può morire sul lavoro a nessuna età", le parole del governatore Eugenio Giani secondo cui questa tragedia "chiama ancora una volta alla responsabilità di tutti". "Morire così non è accettabile", afferma il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. "Un'altra tragedia che ci addolora, ora basta", il commento del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.

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