03 Maggio 2021
Fonte: Facebook
Denise Pipitone: la procura di Marsala riapre le indagini sulla scomparsa della bambina svanita nel nulla nell’estate del 2004. Se la delusione dopo il presunto ritrovamento in Romania non è servito a fare ritornare a casa la bambina, oggi ormai giovane donna, è tuttavia stato utile ad aprire un “vaso di pandora” fatto di depistaggi ed indagine investigative per lo meno condotte male.
A lanciare la bomba è mediaet.com che riferisce come ad innescare la riapertura delle indagini, troppi gli elementi che non tornano: false testimonianze come quella di Battista Della Chiave, intercettazioni sospette tra Anna Corona ed un amico non identificato tale Salvatore. Lo scambio tra i due avviene il 2 settembre, quando Denise non è stata ancora rapita: "Io è da ieri mattina… ieri, da quando ho finito di lavorare fino a sera, che sono stata al comando dei carabinieri. Segui il telegiornale e per favore lasciamo stare. Salvatore per ora non voglio sapere più niente. La posso chiudere questa telefonata con te o no?”.
Ad innescare i dubbi le stesse dichiarazioni del pm che allora indagò sul caso, oggi giudice a Sassari, Maria Angioini, che verrà ascoltata in merito a delle sue dichiarazioni fatte lo scorso 7 aprile nel corso del programma televisivo “Ore 14”, condotto da Milo Infante. "Abbiamo avuto grossi problemi. Abbiamo capito che dopo tre giorni tutte le persone sottoposte a intercettazioni già sapevano di essere sotto controllo. A un certo punto, quando ho avuto la direzione delle indagini, ho fatto finta di smettere di intercettare e poi ho ripreso da capo con forze di polizia diverse, nel disperato tentativo di salvare il salvabile".
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