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Carlo III d’Inghilterra, durante la sua visita in Vaticano, è stato accolto dai Gentiluomini di Sua Santità. Quale il loro compito? Lo sancì Paolo VI

Tra i decani dei Gentiluomini di Suà Santità il principe Mariano Hugo di Windisch-Graetz. Ha ricoperto ruoli significativi: ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in Slovacchia e Slovenia e membro del Gran Magistero dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

26 Ottobre 2025

Carlo III e Camilla d'Inghilterra accolti dal Principe Principe Mariano Hugo di Windisch-Graetz

Carlo III e Camilla d'Inghilterra accolti dal Principe Principe Mariano Hugo di Windisch-Graetz

Carlo III d’Inghilterra, durante la sua visita in Vaticano, è stato accolto dai Gentiluomini di Sua Santità. Che funzioni svolgono?

Gentiluomini di Sua Santità si diventa, non si nasce. Non occorre essere di sangue blu né appartenere a qualche circolo particolare. Gentiluomini si diventa, per doti personali, per azioni svolte indipendentemente dal proprio ceto o classe d'appartenenza. Gentiluomo di Sua Santità è un incarico ambito perché è il sigillo, nero su bianco, di un legame del tutto particolare che si viene ad avere direttamente con il Papa. Non a caso è della “famiglia pontificia”, della famiglia del pontefice, che si entra a far parte. Due i requisiti principali: il prestigio e le benemerenze personali. Da una parte di servizi resi, magari per anni, alle dipendenze della Santa Sede o in collaborazione con essa. E’ il caso del Principe Mariano Hugo di Windisch-Graetz attualmente, capo della famiglia Windisch-Graetz, nato a Trieste il 27 luglio 1955. È figlio di Maximilian Antonius, Principe di Windisch-Graetz, e di Donna Maria Luisa Serra di Gerace. Mariano Hugo ha ricoperto ruoli significativi nel contesto internazionale: è stato ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in Slovacchia e Slovenia e membro del Gran Magistero dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. La sua famiglia risiede principalmente a Roma e a Sant'Angelo d'Alife, dove il palazzo di famiglia è ancora oggi un simbolo della loro presenza e influenza nella regione. I Principi Windisch-Graetz di Sant'Angelo d'Alife sono una famiglia nobiliare di origine austro-slava con una lunga storia in Europa centrale e una presenza consolidata nel sud Italia, in particolare a Sant'Angelo d'Alife, un piccolo comune in provincia di Caserta. La casata Windisch-Graetz ha radici che risalgono al XIII secolo, con il primo membro documentato, Conrad von Windischgrätz, menzionato nel 1299. Nel corso dei secoli, la famiglia acquisì titoli nobiliari significativi: nel 1551 ottenne il titolo di Reichsfreiherr (barone imperiale), nel 1682 quello di conte imperiale e nel 1804 fu elevata al rango di principe del Sacro Romano Impero. Nel XIX secolo, la famiglia si trasferì in Italia, stabilendosi in Campania. A Sant'Angelo d'Alife, la famiglia acquistò un palazzo che divenne la loro residenza principale. Il Palazzo dei Principi Serra di Gerace-Windisch-Graetz, situato in piazza Municipio, è un'imponente costruzione che domina il centro storico del paese. La sua edificazione risale alla metà del XV secolo, periodo in cui si completò l'abbandono del Castello e gli abitanti si spostarono verso Sant'Angelo. Nel febbraio 2010, la famiglia Windisch-Graetz fu colpita da una tragedia: Alexis, il figlio più giovane di Mariano Hugo, perse la vita in unincidente stradale a Sant'Angelo d'Alife, sulla stessa strada dove anni prima era deceduto il nonno. La comunità locale si unì al dolore della famiglia, che scelse di donare gli organi del giovane, un gesto che fu ammirato e rispettato dalla popolazione del Matese. Quale il loro compito? Lo sancì Paolo VI: svolgono all'interno della famiglia pontificia mansioni di “particolare responsabilità e di qualificata rappresentanza al servizio del Sommo Pontefice”. Principalmente, come detto, il compito dell'accoglienza di coloro che vengono ricevuti in udienza dal Papa. Un compito che non decade in caso di sede vacante. Perché, in sostanza, almeno che non vi siano gravi motivi, la nomina è a vita. (Si ricorda un caso eclatante di cancellazione dall'elenco dei gentiluomini del Papa: Umberto Ortolani, sodale di Licio Gelli nelle P2, venne insignito del titolo nel 1963. Fu depennato dall'elenco nel 1983. Il Vaticano non fece nessuna comunicazione ufficiale, semplicemente il suo nome sparì dall'annuario pontificio a partire da quell'anno). A guardarli, i gentiluomini, quando in fila aspettano nel cortile di San Damaso l'arrivo in Vaticano di un qualche importante capo di stato, questo esprimono: dignità. Col loro frac nero, le medaglie, doppio petto e cravatta a fiocco, salutano uno alla volta questo o quell'ospite illustre. Il loro è un servizio non difficile, ma delicato. Tra i Gentiluomini che hanno accolto Re Carlo III in visita ufficiale in Vaticano, erano presenti S.A.S. il Principe Mariano Hugo di Windisch-Graetz, membro del Consiglio degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia. Il Principe Mariano Hugo indossava le insegne del Supremo Ordine della Santissima Annunziata, la più alta e prestigiosa onorificenza della Real Casa di Savoia, simbolo di virtù cavalleresca e di secoli di tradizione. Storicamente riservato esclusivamente agli uomini, l'Ordine ha vissuto un momento storico con la nomina della Principessa Vittoria di Savoia, prima donna nella storia a riceverlo - un passo significativo verso una maggiore uguaglianza tra i generi anche nelle istituzioni dinastiche.

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