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Portofino, Bill Gates sfratta il Museo del Parco, Crippa (Direttore): "proveremo a fargli cambiare idea"

Daniele Crippa, direttore e anima del Museo del Parco di Portofino: "Sì, siamo stati sfrattati da Bill Gates. O meglio, dalla sua società alberghiera Four Seasons. La lettera raccomandata è arrivata un mese fa"

06 Ottobre 2023

"Sì, siamo stati sfrattati da Bill Gates. O meglio, dalla sua società alberghiera Four Seasons. La lettera raccomandata è arrivata un mese fa". Così Daniele Crippa, direttore e anima del Museo del Parco di Portofino, conferma che il magnate americano non ha solo acquistato la parte immobiliare del Castello di San Giorgio, ma anche il terreno di pertinenza, comprensivo di una spiaggetta privata del Museo.

"Noi eravamo in affitto dalla precedente proprietà e saremmo disponibili a continuare a pagare il canone, ma questa proposta, almeno finora, è stata respinta e rinviata al mittente - aggiunge Crippa -. Comunque riproveremo a convincere Bill Gates, che, sicuramente, apprezza l'arte e la bellezza, a cambiare idea".

Ma l'ingiunzione è molto chiara. Come per i dodici inquilini del Castello, comprese le famiglie Loro Piana e Armani, anche il Museo en plein air ha i giorni contati: lo sfratto diventerà esecutivo alla fine di ottobre. Anche per questo Crippa ha informato della situazione i vari enti e le istituzioni pubbliche, Regione e Città metropolitana.

Il sindaco metropolitano, Marco Bucci, avrebbe anche proposto di utilizzare il Museo di Villa Croce, a Genova, per ospitare le opere sfrattate a Portofino. Nel Borgo si farà di tutto per non farsi soffiare un museo che ogni anno è visitato da migliaia di persone e che è uno dei più conosciuti al mondo, proprio perchè si trova a Portofino con vista sulla baia. Un luogo unico, trasformato in uno scrigno di comunicazione artistica e spirituale. Altrettanto significativi il numero e la fioritura degli oleandri, che hanno fatto del Castello e del suo parco un luogo suggestivo, dove il cielo, la terra, il mare s'incontrano.

Un luogo speciale dove Daniele Crippa ha creato lo spazio espositivo. Le sculture installate nel parco percorrono i sentieri immersi nel verde: opere che appartengono all'iter storico e che, partendo dai primi del Novecento, si estendono ai linguaggi contemporanei.

In esposizione le sculture di artisti contemporanei come Beuys, Rotella, Pomodoro, Fontana, Cucchi, Arman, Spagnulo, Atchugarry, Conti, Gattuso, De Camargo, Iommi, Hirsch, Messina Poirer, Vautier, Spoerri, Thun.

Splendida la "Marionetta Danzatrice", scultura di Anna Chromy, collocata nel 2003 in un luogo ben visibile sopra il porto: è un danzatore che si getta in mare da 10 metri di altezza.

Gli artisti rappresentati, più di cinquanta, testimoniano le differenti ricerche, i Paesi d'origine, le distanze generazionali; emerge una matrice comune, rappresentata dalla fusione di arte e natura.

Il Museo è più vivo che mai. L'estate scorsa è stata presentata "Tre Pesci", opera realizzata dall'artista Nino Ventura nel 2010; una splendida scultura che, da qualche settimana, arricchisce il patrimonio del museo. "Nella rinascita portofinese, sottolineata da tanti investimenti, ci siamo anche noi ed è molto importante che sia così - dice Crippa -. Grazie al patrocinio del Comune l'opera è stata prima esposta nel porticciolo del Borgo e poi collocata all'interno del museo. Un momento che abbiamo sottolineato con un evento che ha coinvolto l'intera comunità.

Sarebbe davvero un peccato che quello che abbiamo costruito finisca altrove".

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