Domenica, 07 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Viviamo vite inconsapevoli, inseguendo la campanella del cane di Pavlov - Pensieri FATALI

I pensieri "fuori dal coro" che ti possono cambiare la vita ... sperando che tu (caro lettore) lo voglia! Una rubrica/collezione di pensieri settimanali che ha l'utopico obiettivo di contribuire a risvegliare le coscienze. Di Giordano Fatali, fondatore di CEO for Life

25 Agosto 2022

Pensieri fatali, prima puntata: Vivono le loro vite inconsapevoli

Pavlov

I pensieri "fuori dal coro" che ti possono cambiare la vita ... sperando che tu (caro lettore) lo voglia! Una rubrica/collezione di pensieri settimanali che ha l'utopico obiettivo di contribuire a risvegliare le coscienze - Puntata 1

Viviamo troppo spesso alla ricerca di obiettivi falsi, come la campanella del cane di Pavlov*. Trascorriamo le nostre giornate inseguendo il suono di mille campanelle in sequenza per non riuscire però mai a trovare soddisfazione e scoprire che mai quella campanella ci potrà “sfamare”.

La campanella non è il cibo. Ma allora perché la seguiamo e poi dove è quindi il cibo? Siamo stati “condizionati” (o “programmati”, come qualcuno oggi direbbe). Ma da chi e come? Dalla storia, dai sistemi economici, sociali, culturali che nei secoli e nei millenni si sono stratificati nella storia dell’umanità.

Descrive bene questa condizione uno dei film più profondi della storia del cinema mondiale, Matrix, quando l’agente Smith (un software) descrive ad uno dei protagonisti, Morpheus (un essere umano), il mondo virtuale/reale in cui vive:
“Ti sei mai fermato un attimo ad osservarla? Ad ammirare la sua bellezza? La sua genialità? Miliardi di persone che vivono le proprie vite, inconsapevoli. Tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale? Dove non si soffriva, e dove erano felici tutti quanti, e contenti. Fu un disastro. Nessuno si adattò a quel programma, andarono perduti interi raccolti. Tra noi ci fu chi pensò ad errori nel linguaggio di programmazione nel descrivere il vostro mondo ideale, ma io ritengo che, in quanto specie, il genere umano riconosca come propria una realtà di miseria e di sofferenza".

Ecco, io non voglio arrendermi a questa ultima convinzione che, consapevolmente o meno, molte, troppe persone, di fatto contribuiscono a rendere realtà ogni giorno.

Come se il genere umano riconoscesse come propria e ineluttabile una realtà di miseria e di sofferenza. Preferisco sposare il pensiero di una delle anime ispiratrici del manifesto culturale della mia vita quando dice: "Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno” (Madre Teresa di Calcutta)".

E' con questo spirito che ho accettato l'invito dell'Editore di realizzare questo piccolo spazio di riflessione settimanale e spero possiate trarre beneficio da ciascuna puntata/goccia di questa mia umile ma "profonda" rubrica.

Di Giordano Fatali, "un cercatore infaticabile, innamorato della Vita"

Giordano Fatali è fondatore di CEO for Life Awards, la community dei CEO di nuova generazione, sensibili e attivi su iniziative di sviluppo sostenibile e ispirati agli SDGS dell'ONU. Fondatore e presidente di HRC Group, il network di direttori di risorse umane e amministratori delegati formato da 400 tra le più grandi e prestigiose aziende nazionali e multinazionali. Volto noto della TV italiana, avendo condotto una vasta gamma di programmi relativi alle risorse umane e al mercato del lavoro sulle maggiori emittenti italiane (LA7, SKY), è autore di libri nonché di numerose pubblicazioni ed articoli sui maggiori inserti e mensili italiani (Panorama, Economy).

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x